Il 10 Giugno è uscito negli Stati Uniti, ed uscirà in Italia il 13 Luglio, Cell, film diretto da Tod Williams ed ennesimo adattamento cinematografico dall’ennesimo romanzo di Stephen King.
Il film vede protagonista la coppia di attori John Cusack e Samuel L. Jackson qui alla loro seconda partecipazione in un film tratto da una storia di King (la prima risale al 2007 in 1408, di Mikael Håfström, mentre Cusack da solo aveva già interpretato un personaggio nato dalla penna del maestro del brivido nel 1986 in Stand by Me –Ricordo di un’Estate, diretto da Rob Reiner).
In Cell ci troviamo davanti ad un’improvvisa apocalisse in pieno stile zombie scatenata e propagata (inspiegabilmente) attraverso i cellulari. John Cusack interpreta Clay Riddell, disegnatore di fumetti e padre divorziato che farà di tutto per tornare a casa e sperare di salvare suo figlio e la sua ex moglie. Praticamente un copia-incolla del suo ruolo in 2012, di Roland Emmerich.
Lungo la strada verrà aiutato da Tom McCourt (Samuel L. Jackson) e da altri sopravvissuti. Lontani i tempi di capolavori firmati King come il sopraccitato Stand by Me o Misery Non Deve Morire (1990, sempre di Rob Reiner), Cell pecca di presunzione nel dare per scontato che ormai gli zombie facciano parte integrante dell’odierna società, al punto da lasciare i protagonisti quasi indifferenti e non sorpresi nel momento in cui l’apocalisse ha inizio. Mantenendo inalterati gli standard che il genere richiede, non vengono a mancare le camminate lungo le ferrovie, le scene di masse di corpi vaganti tutti nella stessa direzione o le notti improvvisate in locali abbandonati delle città ridotte ormai in macerie. In più di un’occasione, a dire il vero, sembra di guardare un episodio della fortunata The Walking Dead o un film del buon George A. Romero, con la differenza che in Cell, anziché intrattenere, si cerca di lanciare un messaggio critico alla società troppo dipendente dalla tecnologia e, in questo caso, troppo connessa agli smartphone. Messaggio che, secondo il parere di chi scrive, arriva fuori tempo massimo con almeno vent’anni di ritardo.
Cell è consigliato a chi ama il genere apocalittico e zombie fine a se stesso. Sconsigliato invece a chi cerca un certo spessore nei personaggi e un po’ di originalità nella storia.
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