[Recensione] Con Doctor Strange il Marvel Cinematic Universe diventa mistico
Avendo già recensito Doctor Strange, vogliamo realizzare ora una sorta di analisi sul come il Marvel Cinematic Universe d’ora in poi potrà avere la possibilità di espandere il proprio universo narrativo grazie all’introduzione del multiverso mistico, da sempre al centro della narrativa fumettistica Marvel Comics.
Diretto da Scott Derrickson (Sinister) ed interpretato da Benedict Cumberbatch, Rachel McAdams, Ejiofor Chiwetel, Mads Mikkelsen e Tilda Swinton, il cinecomic Doctor Strange ha finalmente attraverso quella sottile linea rossa che da sempre divideva il possibile dall’impossibile, per anni infatti i Marvel Studios hanno atteso le moderne innovazioni tecnologiche per portare in sala un film che potesse rendere giustizia ad un personaggio straordinario come il Dottore Stephen Strange.
Proprio come quel figliol prodigo atteso da anni, il Doctor Strange di Scott Derrickson irrompe all’interno del Marvel Cinematic Universe nel momento giusto, riuscendo in un colpo solo ad introdurre un personaggio straordinario come Strange, rendere l’universo cinematografico Marvel ancor più esteso grazie all’introduzione del multiverso e dare finalmente quel tocco mistico che finora era pressochè mancato, tra eroi tecnologici, superuomini ed esseri da altri pianeti, ovviamente il tutto con la solita maestria che ha contraddistinto i Marvel Studios fino ad oggi.
- Ma in che modo si dimostra un ottimo prodotto Doctor Strange?
Se gli effetti visivi hanno rappresentato forse il punto di forza maggiore di un film che va visto assolutamente in IMAX 3D per meglio apprezzare lo sforzo degli artisti del VFX, la caratterizzazione dei singoli personaggi sembra essere il vero colpo da maestro di un regista capace, scaltro ed al momento giusto anche maturo, ed il perchè lo si capisce da come sia riuscito a gestire l’introspettiva di un personaggio come Strange, da sempre lontano dallo stereotipo del classico supereroe, ma capace di grande eroismo ed altruismo nel momento del vero bisogno.
- Il cast in tutto questo?
Beh, il cast di Doctor Strange si è rivelato esattemente per quello che era, magistrale. Da Benedict Cumberbatch a Tilda Swinton passando per Mads Mikkelsen, il cast del nuovo cinecomic Marvel non poteva non raccogliere consensi, fatta eccezione forse per Rachel McAdams, penalizzata da un ruolo poco coinvolgente pur essendo fondamentale nel percorso di maturazione di Stephen Strange.
Citazione personalizzata ovviamente per quel Benedict Cumberbatch capace di polarizzare l’attenzione quasi più delle strade che si avvolgono su se stesse, egli è forse il miglior attore possibile per un personaggio dalle mille sfaccettature come Strange, caparbio, superbo ed arrogante da una parte, eroico, testardo e per certi aspetti divertente dall’altro.
- Il futuro del Marvel Cinematic Universe dopo l’introduzione del Multiverso?
Con la minaccia di Thanos che incombe sugli Avengers, l’introduzione del Multiverso ha assunto una importanza fondamentale, questo i fan dei fumetti Marvel Comics lo sanno benissimo, il futuro del Marvel Cinematic Universe d’ora in poi potrà contare su nuovi personaggi, realtà alternative finora sconosciute ed ovviamente minacce di ben altro potenziale, senza dimenticare che il dopo Thanos (Avengers 4) dovrà poggiare su nuove avventure da poter portare in sala senza la preoccupazione di perdere attenzione da parte del pubblico pagante.
In conclusione Doctor Strange è tra i migliori capitoli del Marvel Cinematic Universe, nonostante sia diverso da tutto ciò che siamo stati abituati a vedere sul grande schermo. L’intrattenimento visivo è straordinario, l’apporto del formato IMAX 3D è assolutamente giustificato, anche per la più che avvolgente colonna sonora di Michael Giacchino. Il regista Scott Derrickson ha dimostrato di avere le giuste qualità per passare dall’horror al genere supereroistico senza patemi e timori referenziali, ottima a tal proposito la caratterizzazione dei personaggi. Benedict Cumberbatch guida in maniera magistrale un cast di super artisti, e questo non può che giovare all’aspetto recitativo di un film destinato anche ad un pubblico più maturo. Ovviamente non dimenticate che ci sono 2 scene post credits!!!!
Il Nostro Verdetto 7.5
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