Presentato all’interno dell’ultima edizione del Biografilm Festival di Bologna, arriva il 16 giugno nelle sale italiane “Ma ma. Tutto andrà bene” con il Premio Oscar Penélope Cruz, protagonista e produttrice dell’intensa pellicola di Julio Medem.
Penélope Cruz interpreta Magda, (ex) insegnante vittima della crisi che sta attraversando la Spagna che, un giorno durante la visita di controllo dal suo ginecologo Julián (Asier Etxeandia) scopre di avere qualcosa che non va in lei: due noduli cancerosi, ormai allo stadio 3. La vita della giovane donna riceve un’ulteriore scossa: deve curarsi, al più presto, ma soprattutto deve riuscire a mantenersi calma e tranquilla per suo figlio Dani (Teo Planell), un aspirante stella del calcio, la sua unica ragione di vita e -inconsciamente- colui che le cambierà la vita, facendole conoscere Arturo (Luis Tosar), talent scout del Real Madrid in cui “sbatte” durante una delle sue partite. Il destino però nasconde un piano per Arturo, proprio poco dopo aver conosciuto Magda, riceve una chiamata che gli cambierà per sempre la vita.
Magda proverà nei giorni a seguire a trasmettere ad Arturo quel poco di forza rimastale dopo la cura quotidiana di chemioterapia, ma, ben presto anche lei avrà bisogno del suo aiuto. Si faranno forza a vicenda, superando il dolore e la sofferenza che ha spezzato le loro vite ma che ha fatto in modo di farli incontrare. Quando sembrerà ad entrambi di aver trovato un nuovo equilibrio, ecco che il male ritorna e distrugge quella nuova linfa con cui si stavano nutrendo: il secondo tumore è incurabile, ma una piccolo bagliore di speranza fa capolinea nelle loro vite ricordando così alla donna di lottare e di mantenere il coraggio che la contraddistingue.
Julio Medem ci racconta una storia onesta ed intesa, una storia d’amore profonda sotto tutti i punti di vista, ma fa l’errore di caricarla di troppa emozione. Il bianco sovrastante abbaia lo spettatore, risucchiato anche da un montaggio piuttosto macchinoso caratterizzato da prolessi narrative, analessi che tentano di rimescolare le carte del turbamento sensoriale.
Il personaggio di Magda è stato riscritto sulla Cruz che “dona la sua anima” attraverso la sua interpretazione, regalando uno spessore a volte eccessivamente caricato attraverso i primi piani sul volto della donna, mostrandoci così tutta la trasformazione e la sua sfioritura.
Ci si ritrova affogati nel pathos, non riusciamo a sorridere per più di 5 minuti che nella scena successiva vi é qualcosa che debba provocarci una lacrima, o lasciarci veleggiare un’angoscia che non ci abbandona facilmente.
Il nostro parere: 5 1/2
La tematica affrontata non é delle più facili da affrontare a livello cinematografico, Julio Medem ci prova con “Ma ma”, provando ad essere delicato, smorzando la tensione emotiva anche attraverso la figura del ginecologo interpretato da Asier Etxeandia, a cui regala il ruolo di salvatore-confidente, come se attraverso la canzone che interpreta per Magda riesca ad alleviarle l’eccessiva sofferenza che proviamo durante la visione del film.
“Ma ma. Tutto può accadere” di Julio Medem sarà distribuito nelle sale italiane a partire dal 16 giugno da I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection.
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