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Venezia 73 – La recensione in anteprima di La La Land, di Damien Chazelle

La La Land è il film di Damien Chazelle, interpretato da Emma Stone e Ryan Gosling, in concorso nella sezione Venezia 73 e film d’apertura della 73° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Noi di Universal Movies lo abbiamo visto questa mattina in anteprima.

La trama

Mia è un’aspirante attrice, Sebastian è un appassionato musicista jazz. Entrambi cercano di arrivare a fine mese in una città famosa per distruggere le speranze e infrangere i cuori. Ambientato nella Los Angeles di oggi, questo originale musical sulla vita di ogni giorno esplora le gioie e i dolori che si provano nel tentativo di seguire i propri sogni.

Il film

Se qualcuno ha in mente il film d’esordio di Chazelle, ovvero Whiplash, è bene che lo metta da parte, anche se non completamente. La La Land è una sorta di film parallelo al precedente; c’è la musica, c’è il jazz, c’è la vicenda di due persone che perseguono a tutti i costi i propri sogni, infischiandosene di tutto e di tutti. Ma la differenza tra La La Land e Whiplash è soprattutto nella forma: se il precedente film puntava soprattutto sul montaggio serrato, che seguiva pedissequamente la musica, in questo caso il regista confeziona un film musicale che richiama (e omaggia) il cinema degli anni ’40 e ’50, a cominciare da Cantando sotto la pioggia e musical vari.

Le scene di canto e ballo, peraltro ben eseguite da parte degli attori, sono risolte mediante vorticosi piani-sequenza, come a mostrare l’altro lato della musica: se Whiplash era l’ossessione della musica, la ricerca della perfezione assoluta che inficiava sulla mente, qui la musica è rappresentata come qualcosa di solare, con giochi di luce e movimenti di macchina fluidi che accompagnano il movimento degli attori.

Non tutto fila liscio, però: all’inizio il film entusiasma con una vitalità e un’allegria che risultano essere contagiose e frizzanti, ma a mano a mano che la narrazione procede il film un po’ si sgonfia, perdendo quella forza dell’inizio, arrivando a un finale troppo prolungato nel suo voler concludere il film.

L’alchimia tra i due attori, che si ritrovano dopo aver collaborato in Gangster Squad, è comunque innegabile.

Voto: 7.5


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