Il Torino Film Festival edizione 2018 presenta una bella retrospettiva sull’autore francese Jean Eustache, e Les Mauvaises Frequentations è il suo primo cortometraggio, conosciuto anche come Bad Company.
Due amici vanno in cerca di avventure e donne nella Parigi degli anni ’60 e qui abbordano una donna sposata, anche lei in cerca di avventure. Questa è la nostra recensione.
Il cortometraggio racchiude già tutti gli elementi cari a Eustache che verranno poi sviluppati nel suo film più noto: La maman et la putain. Abbiamo l’amicizia maschile, il bighellonare in cerca di espedienti, l’abbordaggio delle donne, una certa avversione e attrazione verso il mondo femminile, la necessità intrinseca della parola.
La regia di Eustache, benchè alla sua prima prova, appare già sicura e padrona degli elementi della professione, la sceneggiatura è intrigante e non si avverte mai il senso di noia, sebbene la parola la faccia da padrone.
Si può, magari, recriminare un senso di fascinazione verso i due maudit, una certa simpatia verso i due amici criminali, ma il film fila via liscio e possiamo dire che è sicuramente un oggetto di interesse, anche solo per analizzare come è evoluto, negli anni seguenti, lo stile di Jean Eustache.
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