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[36TFF] Recensione di Papi Chulo, il film con Matt Bomer

Visto durante il Toronto Film Festival, Papi chulo, di John Butler, approda al Torino Film Festival, nella sezione Festa Mobile. Qui la nostra recensione.

Il film racconta la strana ed irresistibile amicizia tra Sean, trentenne gay con una relazione finita alle spalle, ed Ernesto, ultrancinquantenne operaio cubano con moglie e figli che ogni giorno va a dipingergli il terrazzo.

Papi Chulo è, finora, il film più bello visto in questa edizione del TFF: delicato, divertente, acuto, questo film racconta di un’attrazione che diventa amicizia, del bisogno di elaborare la perdita di un amore, della necessità di andare avanti, anche quando tutto sembra andare male.

Diretto con mano sicura, Papi Chulo ha una sceneggiatura che lavora di piccole cose, di gesti ripetuti, di passaggi alcune volte divertenti, altre volte più tristi.

Matt Bomer è il protagonista della pellicola, e se la cava egregiamente, mostrando una buona maturità artistica. Forse un po’ troppo cartoonesco in alcuni passaggi, riesce a gestire bene i momenti di sofferenza con quelli di gioia.

La vera sorpresa del film è l’attore messicano, Alejandro Patino, già visto in Iron Man 2. Porta in scena un ruvido ignorante, capace però di celare una sensibilità emozionante. Da premio la bellissima scena in taxi, in cui i due protagonisti trovano un momento di intesa sulle note di Borderline di Madonna.

Papi Chulo è un bel film, una di quelle pellicole che ti fanno uscire dal cinema sorridendo, un’opera toccante e preziosa, diretta bene e interpretata benissimo. La consigliamo!



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