Nella sezione Festa Mobile del Torino Film Festival è stato presentato in anteprima il nuovo film con Margot Robbie, dal titolo Dreamland, diretto da Miles Joris-Peyrafitte. Questa è la recensione.
Un teenager, Eugene, vive con la famiglia e il patrigno nel Texas degli anni ’30. Casualmente, nel fienile di casa, scopre che vi si nasconde Allison, una affascinante fuggitiva, e decide di aiutarla a scappare.
COMMENTO
Il regista Joris-Peyrafitte è al suo secondo lungometraggio, ma ha già due progetti in attesa: Mother’s milk e The hunter & the fox. Margot Robbie non ha bisogno di presentazioni, una star bella e brava nota soprattutto per essere Harley Quinn e candidata all’Oscar per Tonya. Nel film abbiamo anche Travis Fimmel, direttamente da Vikings e una comparsata di Garrett Hedlund.
Dreamland ha l’anima western ed è anomalo. Si sarebbe potuto focalizzare nella fuga dei due ragazzi, invece si spende in un prologo lunghissimo, per impostare bene il presupposto di partenza e la fase della conoscenza.
La regia è molto bella, con inquadrature e composizione della scena ricercate, a tal proposito è da antologia la scena della doccia dei due protagonisti e quella del l’enorme uragano di sabbia. Come anche molto bello l’uso dei diversi formati nelle scene ambientate al mare.
Dreamland è un buon film, e questo nonostante il soffermandosi troppo sulla fase iniziale del rapporto può dare l’impressione di avere un finale un po’ tirato via. A nostro avviso, merita di essere visto per la bravura della Robbie e per la regia ricercata.
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