Nella sezione After Hours del Torino Film Festival 2019 abbiamo visto Guns Akimbo, film diretto da Jason Lei Howden, e interpretato da Daniel Radcliffe. Questa è la recensione.
Un giorno Miles, finito il lavoro, si immerge nel mondo di Skizm, un gioco in cui si vedono persone reali che si fronteggiano, come gladiatori, nel mondo reale. Per divertimento, scrive qualche commento negativo e, nel giro di poco, si ritrova con due pistole piantate nelle mani e reclutato nel gioco.
COMMENTO
Recensire un film come Guns Akimbo è veramente difficile poichè la pellicola alterna momenti divertenti e geniali ad altri di rara “porcheria”, quasi “scult”. Il regista pesca a piene mani nel mondo visuale dei videogiochi e dei videoclip per creare un’opera intensa, veloce, sporca, violenta ma anche divertente e originale.
La regia vorticosa e survolata corre dietro al povero Daniel Radcliffe, il quale si ritrova in una corsa contro il tempo per cercare di liberarsi dalle pistole e dalla difficile situazione. Il regista, Jason Lei Howden, arriva dal mondo degli effetti speciali, e si vede, approdando alla regia con un paio di corti e con il film del 2015 Deathgasm (ed è tutto dire!).
Parlando di Radcliffe, il celebre Harry Potter, un po’ dispiace vederlo invischiato in un film così, perchè, dal punto di vista di chi scrive, la speranza è di vederlo in film decisamente diversi e di qualità maggiore.
Guns Akimbo non è male, a nostro avviso è divertente, originale, ma purtroppo alla lunga stanca, e lo fa attraverso una lunga serie di mitragliate e pistolettate e sangue che scorre a galloni. La pellicola, che vuole condannare un certo tipo di violenza e voyerismo da web, in realtà alimenta proprio ciò che vorrebbe denunciare. Vedremo cosa verrà fuori dai prossimi capitoli perchè il finale rimanda a nuove avventure.
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