57 Secondi: recensione dello sci-fi con Morgan Freeman
Abbiamo visto 57 Secondi, il film di fantascienza indipendente con Morgan Freeman e Josh Hutcherson, dal 4 ottobre su Prime Video. Questa la recensione.
57 secondi (57 Seconds), diretto da Rusty Cundieff e scritto dallo stesso regista insieme a Macon Blair, è liberamente tratto da un racconto di EC Tubb pubblicato nel 1969 intitolato Lucifer!. Il film è prodotto da Curmudgeon Films e Revelations Entertainment, mentre fungono da Produttori Griff Furst, Lori McCreary, Gary Lucchesi e Thomas P. Vitale. Nel cast, oltre a Josh Hutcherson (Franklin Fausti) e Morgan Freeman (Anton Burrell), trovano spazio Lovie Simone, Greg Germann, Bevin Bru, Sammi Rotibi, Mark Jacobson, D.A. Obahor, David Kallaway, AJ Rome, Kenneth Kynt Bryan, Matthew Jayson Cwern e Marcus Brown.
Il film, come il titolo può suggerire, è basato sui Viaggi Temporali. In particolare, uno dei protagonisti ha qui la possibilità di tornare indietro nel tempo di quasi un minuto attraverso l’utilizzo di un misterioso anello. Questa la trama:
Il blogger Franklin Fausti (Josh Hutcherson) dopo essere riuscito a salvare da un’aggressione Anton Burrell (Morgan Freeman), un visionario guru della tecnologia, viene accidentalmente in possesso di un anello di proprietà dello stesso Burrell. Questo anello dona a chi lo indossa la capacità di viaggiare indietro nel tempo per soli 57 secondi. Burrell, quindi, con l’aiuto di Franklin decide di sfruttare questi poteri da lui acquisiti per vendicarsi dell’azienda farmaceutica che considera responsabile della morte di sua sorella.
57 SECONDI – IL COMMENTO
57 secondi è l’ennesima produzione fantascientifica basata sui viaggi del tempo, anche se qui l’intervallo temporale che è possibile utilizzare è assai breve: esattamente 57 secondi. Poco meno di quanto abbiamo visto in “Appena un minuto“, la commedia italiana diretta da Francesco Mandelli e con Max Giusti nei panni del protagonista. Qui le strabilianti capacità indotte dal “magico anello” vengono inizialmente utilizzate dal protagonista per questioni anche amorose, solo successivamente potranno essere utilizzate per scopi meno sentimentali e, forse, meno nobili.
Iniziamo col dire che 57 Secondi è stato realizzato con un budget che si aggira intorno agli 8,3 milioni di dollari, pertanto abbastanza limitato per pretendere sofisticati effetti speciali, anche se può contare su una buona idea di base che, se fosse stata ben sviluppata, avrebbe potuto permettere lo svolgimento di una trama di certo più avvincente e intricata. Purtroppo il tessuto narrativo risulta semplice e, a tratti, banale. Peccato che gli autori non fossero in possesso di un anello il quale, al bisogno, avrebbe potuto permettere un dietro front per opportune modifiche e correzioni alla scrittura.
La narrazione può essere divisa in diverse parti ben distinte: la prima si focalizza sulla descrizione di Fanklin, un uomo semplice e che non si aspetta troppo da una vita un po’ noiosa. La seconda vede il nostro protagonista utilizzare i poteri del magico monile per scopi abbastanza scontati, quali il facile arricchimento e la ricerca di un successo anche sotto il punto di vista sentimentale. La terza è quella che avrebbe dovuto aggiungere additivi al motore, affinché potesse salire di giri e rendere più veloce e scattante una trama intrisa di noia e piattume.
Purtroppo neanche la professionalità di un gigante come Morgan Freman [qui non troppo sfruttata], unita a una “non male” prestazione di Josh Hutcherson [anche se la sua narrazione fuoricampo risulta essere disastrosa] riescono a risollevare le sorti di una pellicola [ahinoi] poco appetibile.
IN CONCLUSIONE
57 Secondi, di certo a causa di una regia un po’ distratta, di una sceneggiatura sviluppata con poca attenzione e di un budget non adeguato nonostante le buone idee di base e di un soggetto dalle potenzialità notevoli, manca di una adeguata spinta che possa renderlo più godibile. È un thriller di fantascienza intriso di strani dettagli e di concetti non espressi pienamente che contribuiscono a rendere il film estremamente superficiale.
Consigliato a chi non sa come passare circa 100 minuti in maniera diversa e, sicuramente, migliore.
57 Secondi
Regista: Rusty Cundieff
Data di creazione: 2023-10-04 16:54
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