Esattamente 55 anni fa, la BBC mandava in onda, non troppo convinta, la prima puntata di quella che sarebbe diventata la serie fantascientifica più longeva della televisione, Doctor Who.
Anche se considerata nel corso degli anni il punto di riferimento per molti appassionati del genere, Doctor Who non ha incontrato da subito né i favori del pubblico, né tantomeno quelli della BBC stessa che vedeva in questo nuovo prodotto più un esercizio di stile destinato a fallire che una gallina dalle uova d’oro.
Migliore eroe di tutti i tempi per il sito UGO Networks, ed alieno preferito del Regno Unito, come è stato definito dal Daily Telegraph, il Dottore è da sempre colui che con un cacciavite sonico e tanta fantasia, cerca di salvare l’universo dalle varie minacce che lo colpiscono in ogni luogo e soprattutto in ogni tempo.
Nato dalla fantasia di Sydney Newman, il Dottore è un alieno, proveniente dal pianeta Gallifrey che viaggia nello spazio e nel tempo a bordo del TARDIS (Time And Relative Dimensions In Space), un’improbabile macchina del tempo che ha uno spazio interno pressoché illimitato – grazie alla tecnologia dei Signori del Tempo – ma che all’esterno ha dimensioni ridotte. Ogni TARDIS può assumere all’esterno diverse forme, grazie ad un protocollo di mimetizzazione, quello del Dottore, però, è bloccato sulla configurazione di una cabina della polizia londinese di inizio anni ’60.
L’universo che vediamo in Doctor Who, è abitato da strane creature e costellato da strani mondi. La maggior parte di questi sono sotto il pericolo costante dei nemici storici del Dottore: I Dalek (esseri robotici con all’interno degli esseri organici) e i Cyberman (ripresi ed omaggiati dai Borg di Star Trek) sono i più famosi, ma il protagonista, si troverà ad affrontare anche il suo antico amico ed ormai rivale, il Maestro (come lui è un signore del Tempo, e come lui si è rigenerato nel corso degli anni).
Il ruolo di protagonista fu affidato all’inizio a William Hartnell, che recitò egregiamente nelle prime tre stagioni, ma che per problemi di salute fu costretto ad abbandonare la serie. A quel punto i produttori si trovarono di fronte ad un problema, come sostituire l’unico protagonista di una serie che era divenuta di successo in breve tempo? Utilizzarono un escamotage geniale. Il Dottore poteva rigenerarsi!
Ogni volta che il Dottore veniva ferito a morte, egli non moriva. La fisiologia particolare dei Signori del Tempo (che fra l’altro hanno due cuori) permette di non morire, ma con un espediente particolare di rinascere dalle proprie ceneri, come se fosse una mitologica fenice. La rigenerazione faceva tornare a nuova vita il protagonista, trasformandolo però in un altro individuo del tutto diverso dal primo, sia fisicamente, sia nel carattere. Et Voilà! Con qualche gioco di luce, qualche inquadratura tremolante ed una doppia esposizione il vecchio attore lasciava il posto al nuovo, dando così possibilità alla produzione di andare avanti con storie nuove senza avere troppe preoccupazioni se il protagonista volesse provare nuove esperienze o se lo stesso non era gradito in modo efficace dal pubblico o dai fan. Grazie a questo stratagemma nel tempo sono stati ben tredici, più uno, gli attori che hanno prestato il volto allo strampalato alieno.
La quasi totalità dei protagonisti è stata scelta fra gli attori teatrali del regno unito, perché caratterizzare il Dottore è un compito arduo e la scuola di arte drammatica è un buon bagaglio di esperienza. Con il Dottore, viaggiano spesso dei companion che dividono con lui le esperienze ed i pericoli che il TARDIS nel suo girovagare propone.
Come ogni rigenerazione ci troviamo davanti ad un momento di preoccupazione da parte degli appassionati della serie, del resto lo stesso problema si è avuto con Capaldi che ha sostituito Matth Smith (The Crown), il più giovane attore a ricoprire il ruolo, e quando lo stesso Smith ha sostituito il decimo dottore, David Tennant (che sarà a breve protagonista di Good Omens, il nuovissimo prodotto Amazon Prime Video).
A livello statistico, l’attore che ha interpretato per più stagioni il Dottore è stato Tom Baker, che è stato anche l’unico Dottore della serie classica ad essere trasmesso in Italia.
Novità assoluta, per la stagione in corso, che celebra i 55 anni di messa in onda della serie, è la scelta di avere per protagonista un Dottore donna. Jodie Whittaker ha infatti sostituito Peter Capaldi, divenendo il 13° dottore.
Anche gli “aiutanti” del Dottore hanno spesso trovato un valido trampolino di lancio grazie a questa serie. Fra i tanti ricordiamo Karen Gillan (Amy Pond) approdata al grande schermo con il ruolo di Nebula nell’universo Marvel e con il ruolo di Ruby Roundhouse nel nuovo Jumanji – Benvenuti nella Jungla. Jenna-Louise Coleman (Clara Oswald, la ragazza impossibile) ha avuto un ruolo in Captain America ed ha poi avuto la sua consacrazione nella serie Victoria, dove interpreta la protagonista.
La nuova stagione verrà trasmessa in Italia, da Rai 4 dal 20 gennaio 2019.
“Non Sono un eroe, sono solo un vecchio pazzo in una cabina”
Doctor Who
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