Il 31 dicembre scorso è stato distribuito nelle nostre sale Playmobil: The Movie, film d’animazione diretto da Lino DiSalvo. Questa è la recensione.
Esordio alla regia di Lino DiSalvo, veterano dell’animazione in casa Disney (Bolt, Rapunzel, Frozen), Playmobil: The Movie porta in scena un ibrido live animation/live action ambientato nello splendido mndo delle action figure per bambini, noto come Playmobil.
Al centro della storia due fratelli segnati da un tragico lutto in famiglia. Come per magia, i due protagonisti vengono catapultati in un universo alternativo, fatto di eroi, imperatori malvagi, e personaggi bizzarri.
COMMENTO
Dopo anni da esperto dell’animazione con Disney Animation, il filmmaker Lino DiSalvo prova, con Playmobil: The Movie, la strada della regia, e lo fa con l’ausilio della giovanissima ON Animation Studios, sotto la supervisione produttiva della casa di produzione Pathè.
Di semplice connotazione generalistica, la pellicola di DiSalvo si presenta sin dai primi minuti come un prodotto destinato esclusivamente ai più piccoli, e questo nonostante il preludio semi-serio che lascia solo intravedere tematiche più adulte.
Siamo effettivamente lontani dai capolavori targati Disney Animation e Pixar, e questo non solo a causa delle tematiche semplicistiche offerte. Dialoghi, contesti narrativi ed animazione sono di qualità, ma non eccessivamente, ed i personaggi secondari, figli di una caratterizzazione bonaria, difficilmente saranno ricordati dal pubblico di casa, già durante le ore successive alla visione.
Nonostante l’appeal non sia della qualità sperata, Playmobil: The Movie, però, svolge il suo compitino: esso intrattiene i più piccoli con gag divertenti, spingendo in parte sull’effetto nostalgico con i tanti celebri “set scenografici” rimodellati con l’animazione.
I due protagonisti, doppiati in originale da Anya Taylor-Joy e Gabriel Bateman (in Italia da Veronica Puccio e Emanuele Suarez), mettono in scena un interessante intreccio narrativo che, seppur banalizzato da contesti alquanto bizzarri, ricorda quanto sia importante credere sempre nella famiglia. Tra i doppiatori italiani riconosciamo, ahinoi, la poca attinenza vocale tra la voce del rapper J-Ax ed il suo Imperatore Maximus… a nostro avviso una forzatura inutile da parte dei distributori italiani atta solo ad attirare pubblico adulto al cinema.
In conclusione, Playmobil: The Movie non sarà ricordato per tematiche, contesti narrativi e doppiatori, ma semplicemente per l’operazione nostalgia verso un prodotto commerciale per bambini nato nel lontano 1974.
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