Lettera al Re, la recensione della serie su Netflix
Lettera al Re è la nuova serie d’avventura realizzata da Will Davies, presente su Netflix, e ispirata al romanzo olandese “De brief voor de Koning” dello scrittore Tonke Dragt. Questa è la recensione.
Tiuri, un giovane cavaliere dal cuore puro, riceve dal Cavaliere Nero il compito di consegnare una lettera al Re Favian. Questa avventura lo porterà ad affrontare sfide ardue e pericolose, verso la conoscenza della propria identità.
RECENSIONE. Un aspirante cavaliere, un indomito bucefalo e una lettera misteriosa: questi gli ingredienti della nuova serie cavalleresca disponibile su Netflix, che si presenta innovativa nonostante una trama abbastanza tradizionalista.
Lettera al Re racconta le gesta, e la crescita personale di Tiuri (Amir Wilson), giovane e aspirante cavaliere che agisce secondo i valori e gli ideali del mondo cavalleresco: onore, lealtà e generosità. Lungo il suo cammino si trova ad affrontare numerose sfide, tra nuovi amici e tanti nemici; per molti aspetti non può non tornarci alla mente il giovane Semola (alias Re Artù) del film d’animazione La Spada nella Roccia.
Il racconto si articola tra la vegetazione di fitti boschi, paesaggi incontaminati e ghiacciai impervi. La forza di questa natura non è solo contemplativa, e si riflette nella magia, oscura e misteriosa, che nella storia narrata ha un ruolo di fondamentale importanza. Una buona dose di effetti speciali amplifica le emozioni visive, rendendo ancora più avvincente la trama presentata.
Will Davies, autore di questo nuovo prodotto televisivo, mette in campo una cast giovanissimo: Tiuri quale protagonista della storia interpretato da Amir Wilson, Iona (Thaddea Graham), Lavinia (Ruby Ashbourne Serkis), Arman (Islam Bouakkaz), Jusippo (Jonah Lees), Foldo, (Jack Barton) e il piccolo Piak (Nathanael Saleh). Questo gruppo di piccoli eroi e il ruolo che sono chiamati a recitare riesce a rendere la visione della serie leggera e divertente, veicolando nel modo giusto il messaggio insito nella storia.
Lettera al Re è un prodotto con del potenziale e che può benissimo tenere testa a The Witcher, altra serie di successo, apprezzata all’unanimità dai fan del genere d’avventura.
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