Il Sommelier, recensione del nuovo film originale Netflix
Netflix ha da poco rilasciato Il Sommelier (Uncorked), protagonista di questo dramma è Mamoudou Athie. Questa la recensione.
Trama. Elijah (Mamoudou Athie) vive a Menphis, e si divide fra il ristorante di famiglia e la sua passione per i vini. Dopo aver conosciuto Tanya (Sasha Compère), decide di iscriversi all’accademia per sommelier, per poter intraprendere la propria strada anche se in forte contrasto con quello che Louis (Courtney B. Vance), suo padre, aveva progettato per lui.
Commento. Film tv ben realizzato, con attori bravi. Ottima disamina del rapporto difficile fra padre e figlio, che è il vero succo della storia. Scritto, diretto e co-prodotto da Prentice Penny, il film scorre abbastanza bene, e riesce a coniugare in modo gradevole momenti più leggeri, ed altri più struggenti. I momenti commoventi sono ben calibrati, e alzano l’asticella dei contenuti, rendendo Il Sommelier di un livello superiore alla media.
Non è quindi il vino ed il mondo dei sommelier a far la parte da leone nel film, ma piuttosto le scelte che deve fare il protagonista e le conseguenze che queste produrranno nella sua vita. In particolare, il duale rapporto con i genitori: da una parte il conflittuale rapporto con il padre, dall’altro l’accondiscendente supporto della madre Sylvia (Niecy Nash), che cerca in tutti i modi di appianare le divergenze che sembrano allontanare Elijah e Louis.
Le musiche hip hop e R&B di Hit-Boy rendono ancora più godibile la visione, e scandiscono con un ritmo intrigante le vicende.
Penny è esordiente dietro la macchina da presa, ciononostante svolge un discreto lavoro con poche incertezze, e lo fa regalando agli spettatori un prodotto di buon livello, in linea con quanto normalmente viene prodotto di recente dal colosso Netflix.
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