Il Principe Dimenticato - Film Recensione

Il Principe Dimenticato, recensione del film su Prime Video

Il Principe Dimenticato è un film francese, scritto e diretto da Michel Hazanavicius, con Omar Sy, François Damiens e Bérénice Bejo. Questa è la recensione.

Di giorno Djibi (Omar Sy) è il modesto guardiano di un parcheggio, di notte è l’eroe senza paura di un altrove incantato. Vedovo e padre di Sofia, inventa per lei castelli, fate e draghi. Così la sua controparte fantastica ogni sera rispolvera il mantello e diventa il suo principe. Ma il tempo passa e Sofia preferisce sognare Max, il suo biondissimo compagno di scuola. Crescere per lei è l’avventura più grande, per Djibi una violazione alle regole e per il principe del mondo delle favole è un vero e proprio problema.

COMMENTO. Hazanavicius tocca una tematica importante, quello della relazione tra i genitori e i propri figli, con l’accettazione della crescita da parte di questi ultimi. Nel farlo, il regista sceglie di inserire nella sua pellicola mondi paralleli, collegati dagli eventi che influenzano quotidianamente la vita dei protagonisti.

Il film si lascia guardare e, seppur lento nel decorrere degli eventi, riesce a destare il giusto interesse, e non solo per gli spettatori più piccoli. Un po’ melenso in alcuni punti, e con un finale del tutto scontato, Il Principe Dimenticato è in definitiva un film godibile.

Il mondo immaginario può essere preso come una “provocazione velata” al mondo del cinema e ai suoi meccanismi, il più delle volte celati ai non addetti ai lavori. Nonostante il suo tono scanzonato infatti, Il Principe Dimenticato getta uno sguardo importante al mondo degli attori dimenticati, e di coloro che vivono una fama passeggera. Di conseguenza seppur con un messaggio importante e colori accattivanti, il film di Hazanavicius riprende temi triti e ritriti ad Hollywood.

La qualità della recitazione da parte degli attori è sostanzialmente buona, senza però mai sforare nell’eccellenza. Omar Sy si conferma un attore estremamente versatile. Discreta, solo discreta, la qualità dei pochi effetti visivi messi in atto nel corso della storia di Hazanavicius.

Classificazione: 3 su 5.

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