Star Trek Discovery 3, la recensione dell’episodio 13
La terza stagione di Star Trek Discovery, si è appena conclusa con l’episodio numero 13, rilasciato poche da Netflix e intitolato “That Hope is You“. Ecco la recensione dell’ultima avventura stagionale di Michael Burnham e compagni.
L’episodio della scorsa settimana di Star Trek Discovery ci aveva sinceramente emozionato: ricco di colpi di scena, profondità narrativa, idee brillanti e tantissime aspettative per un finale di stagione che potesse finalmente portare questa serie nell’olimpo dei migliori prodotti marchiati Star Trek.
Ecco, diciamo subito che quel finale di stagione spettacolare e appassionante, che tutti attendevamo da una settimana, non è arrivato. Assolutamente no. Anzi, l’episodio a cui abbiamo assistito rappresenta un fallimento sotto ogni punto di vista, una debacle clamorosa che vanifica quasi totalmente quello che di buono si era visto nella precedente puntata e nel resto della stagione.
Invece di cavalcare lo splendido dialogo tra l’ammiraglio Vance e la leader della catena smeraldo, Osyraa, che aveva aperto le porte di possibilità narrative super intriganti, gli sceneggiatori hanno sostanzialmente liquidato un intero filone narrativo in 50 minuti, a suon di scazzottate e inutili prediche basate sul nulla.
Si, avete capito bene. Osyraa, che una settimana fa tentava di entrare nella Federazione e aveva idee innovative sul futuro dell’universo insieme al suo scienziato Aurelio, viene ammazzata a pistolettate da una Burnham che esce da una specie di gelatina blu, la fa secca, trasforma Booker in un piccolo Stamets che fa da conduttore per il motore a spore, inizia la cantilena del tutti felici e diventa capitano della USS: Discovery. E Aurelio, in tutto ciò, non dice nulla e sale senza esitazioni sul carro dei vincitori di Burnham.
A completare la frittata, l’altra metà dell’episodio finale di Star Trek Discovery è dedicata alla “spiegazione” sui motivi che, decenni prima, scatenarono il grande fuoco di dilitio che distrusse la Federazione. Sostanzialmente, non stiamo scherzando, furono le urla di un bambino kelpiano telepatico che aveva perso la madre. Questo distrusse la Federazione Unita dei Pianeti. Anche questo trapasso non avviene senza dolore, visto che dobbiamo sorbirci 20 minuti in cui Saru cerca di convincere il “bambino” kelpiano che andrà tutto bene. Uno strazio.
Un episodio veramente imbarazzante, senza capo ne coda. Un pianto narrativo che degli effetti speciali spettacolari, delle musiche nostalgiche e qualche frase ad effetto di Gene Roddenberry non riescono minimamente a salvare.
Che gli sceneggiatori di Star Trek Discovery volessero sostanzialmente liberarsi dei vincoli narrativi legati alla timeline, si era capito. E per questo sono andati nel futuro. Che volesse piazzare Michael Burnham capitano, si era capito anche questo e da mesi. Ma il modo in cui hanno improvvisamente buttato nella pattumiera tante idee belle ed interessanti per lanciarsi a capofitto nel: “Ora comanda Burnham, tutti felici e contenti, alla conquista di nuovi mondi” è risultato francamente imbarazzante.
Star Trek Discovery 3 - Episodio 13
Data di creazione: 2021-01-08 20:52
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