Love, Victor: recensione della prima stagione della serie su Disney+
Vi proponiamo la recensione di Love, Victor, una serie ideata da Isaac Aptaker ed Elizabeth Berge, prodotta da Hulu e distribuita in Italia sul canale Star della piattaforma streaming Disney+; la serie é uno spin-off del lungometraggio Love, Simon.
Love, Victor segue le vicende di Victor Salazar, un ragazzo di origini latine che dal Texas si trasferisce con la sua famiglia a Shady Creek dove diventa un nuovo studente della Creekwood High School, lo stesso liceo frequentato da Simon Spier. Victor, è un adolescente come tutti gli altri, insicuro delle sue scelte, desideroso di trovare il suo posto nel gruppo di amici ma, dentro di se alimenta una lacerante confusione sul suo orientamento sessuale e, grazie anche al rapporto epistolare che instaura con Simon, prova a far chiarezza sulla sua vita.
La sceneggiatura alla base della serie di Love, Victor scorre sul piccolo schermo di Star affrontando un argomento importante come il coming out in una famiglia di origini latine con radici profondamente cattoliche, ma anche spingendo l’attenzione verso altri sub plot atti a far conoscere meglio i personaggi di contorno e le loro storie. Man mano che si va avanti con gli episodi (10 in totale), lo spettatore viene invogliato a vedere i successivi grazie ad un ritmo sceneggiativo che incalza e cresce col passare del tempo. Quasi sempre gli episodi terminano con una sorta di cliffhanger narrativo, un’esca narrativa ben utilizzata per innescare la curiosità dello spettatore almeno fino all’episodio successivo. L’espediente viene utilizzato anche nell’ultimo episodio, ed in questo caso per dare spazio alla seconda stagione (Love, Victor 2 dovrebbe essere disponibile dall’11 giugno).
Quello che piacevolmente sorprende lo spettatore di Love, Victor è come molti stereotipi sulla comunità lgtb vengano superati con naturalezza grazie anche al tono utilizzato della commedia, senza mai scadere nel ridicolo, e con un pizzico di quell’effetto commozione che di certo non guasta. Una chiave narrativa già utilizzata in Love, Simon che nella serie viene messa in scena con attenta scrittura dei personaggi, anche secondari della storia. I giovani interpreti dimostrano di possedere un elevato talento e il pubblico non può che riconoscere la loro bravura, in particolare in Michael Cimino interprete protagonista (Victor). L’attore riesce a comunicare, e a rendere comprensibile le sue emozioni, anche solo con lo sguardo, e lo fa intenerendo chi lo guarda, con un comprensibile effetto empatia.
Love, Victor, può diventare una serie utile per quei ragazzi che vivono una confusione interna, con difficoltà d’accettazione, e che grazie alla storia di Victor possono capire di non essere soli e di avere a disposizione tutto il tempo che ritengono necessario per riconoscere a se stessi e non essere sbagliati.
Un plauso va alla colonna sonora curata da Greyson Chance e Tyler Glenn, una playlist costellata da un sound pop che accompagna lo spettatore nel cammino di accettazione di se di Victor.
La prima stagione di Love, Victor é disponibile su Disney+, all’interno del catalogo del canale Star.
Love, Victor
Data di creazione: 2021-04-19 17:59
4.5
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