Bones and All, la recensione del film di Luca Guadagnino

Bones and All, recensione del film di Luca Guadagnino

Uno dei film più attesi dell’anno, Bones and all diretto da Luca Guadagnino, è arrivato nelle sale italiane durante lo scorso weekend. Questa la recensione.

Il film, presentato in anteprima alla Mostra Interazione d’arte cinematografica di Venezia, dove si è fatto notare conquistando il Leone d’argento alla regia a Luca Guadagnino e il Premio Marcello Mastroianni a Taylor Russell, è stato recentemente candidato ai Gotham Independent Film Awards per le interpretazioni di Taylor Russell e Mark Rylance.

Bones and All: trama

Il primo amore sboccia tra Maren (Taylor Russell), una ragazza che sta imparando a sopravvivere ai margini della società, e Lee (Timothée Chalamet), un vagabondo dai sentimenti profondi. I due si incontrano e intraprendono un’odissea lunga mille miglia che li porterà attraverso le strade secondarie, i passaggi segreti e le botole dell’America di Ronald Reagan. A dispetto degli sforzi profusi, tutte le strade riconducono al loro terrificante passato e ad un’ultima battaglia che determinerà se il loro amore potrà sopravvivere alla loro alterità.

Bones and All Luca Guadagnino

Bones and All sin dalle prime scene si presenta come il film più dolce e cruento di Luca Guadagnino. Lo spettatore può rimanere sconvolto dall’atto di cannibalismo di Maureen ai danni dell’amica ma, man mano inizia a scoprire la insofferenza che nasconde la ragazza per quella fame e quei gesti incontrollabili che la portano a cambiare nome e città con suo padre.

Rimarrà sola, incompresa da quell’uomo che doveva proteggerla. Crede di essere la diversa per eccellenza, unica e sola, ma ben presto scopre che esistono altre persone come lei e attraverso l’incontro con altri cannibali, come Sully e Lee, inizia a capire anche più di se stessa. Quel cannibalismo visto come un disagio, un qualcosa insito nel proprio io con cui dover far i conti, cercando allo stesso di proteggersi dalle ferite provate dal mondo e dalla ferita più grande, l’abbandono della madre.

Lee farà capire a Maureen di non essere sbagliata, di essere una persona umana e sensibile seppur cannibale. Intraprende con lei un viaggio alla ricerca di quella mamma che l’ha abbandonata da piccola, una donna da cui scopre di aver ereditato il gene del cannibalismo ma non la rabbia e la paura della sua natura.

Lee e Maureen sono anime che si trovano, non unicamente attirati dall’odore dell’altro ma come due entità magnetiche. Entrambi hanno sofferto a causa di un membro della sua famiglia, e solo ricucendo quella ferita interna e profonda e, affidandosi l’uno all’altra riusciranno a trovare la serenità e sopratutto l’amore.

Bones and All insegna ad accettare le proprie diversità, e lo fa attraverso il viaggio di Maureen: un viaggio non unicamente on the road per le strade americane ma, sopratutto un viaggio intimo alla scoperta di se stessa.

La colonna sonora firmata da Trent Reznor dei Nine Inch Nails e Atticus Ross è a tratti stridente, con sonorità distorte e suoni lugubri che sottolineano la sofferenza intima dei protagonisti di Bones and All.

Bones and All, diretto da Luca Guadagnino, con Taylor Russell e Timothée Chalamet é attualmente visibile nelle sale cinematografiche italiane, distribuito da Vision Distribution.

Bones and All
bones and all guadagnino venezia 79 scaled

Regista: Luca Guadagnino

Data di creazione: 2022-11-28 09:25

Valutazione dell'editor
4

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