Winnie the Pooh: Sangue e Miele, la recensione del film horror
È disponibile su Prime Video lo slasher movie Winnie The Pooh: Sangue e Miele (Winnie the Pooh: Blood and Honey). Questa è la recensione.
Christopher Robin ha lasciato il Bosco dei Cento Acri da diversi anni. Ma il tempo passato sembra aver cambiato alcune cose. Pooh e gli altri amici di infanzia del ragazzo, che in realtà sono dei meta umani con il viso deforme, hanno perso la loro bontà d’animo, tornando ad essere dei selvaggi con istinti barbarici e cruenti. L’orsetto non è più goloso di miele ma, con l’aiuto di Pimpy ha iniziato a massacrare tutto ciò che gli capita a tiro. Un giorno Christopher Robin decide di tornare nel bosco insieme alla moglie Mary, con la speranza di trovare ancora lo spirito spensierato di un tempo.
Il cast principale di Winnie The Pooh: Sangue e Miele conta la presenza di Craig David Dowsett (Pooh), Chris Cordell (Pimpy), Nikolai Leon (Christopher Robin), Maria Taylor e May Kelly. La regia è stata curata da Rhys Frake-Waterfield.
Winnie the Pooh: Sangue e Miele, recensione
Partiamo dal presupposto che Winnie The Pooh: Sangue e Miele è un film inglese indipendente senza troppe pretese, portato sullo schermo con un budget ridotto, e per tale va giudicato. Sotto ogni punto di vista, il film trova assonanze con i più classici b-movie di qualche decennio fa, capaci di registrare incassi al botteghino anche importanti ma senza contare su un benchè minimo senso della qualità.
Fatta questa piccola considerazione, Winnie The Pooh: Sangue e Miele va considerato un film sfacciato nelle proprie incongruenze e nelle esagerazioni per le quali si contraddistingue, con un’idea di base interessante. Nonostante ciò la classificazione come “horror” è assolutamente immeritata, e questo perchè, al di là di sgozzamenti e dissanguamenti vari, manca del presupposto principe per un film di questo genere: lo spavento.
Il cast non lascia il segno, anzi è possibile asserire che risulta completamente assente, “merito” anche di una caratterizzazione unidimensionale, con vicende personali solo appena accennate. A tal proposito, il personaggio di Christopher Robin, che sulla carta avrebbe dovuto essere il fulcro dell’intera pellicola, risulta tedioso e irritante in ogni inquadratura, tanto da essere probabilmente l’elemento che più disturba nell’intera pellicola.
Di buono, volendo salvare il salvabile, Winnie the Pooh: Sangue e Miele può contare su una fotografia accurata e su una regia che, per quanto ancora acerba, gioca su inquadrature distorte e primi piani inquietanti ed interessanti. A nostro avviso, troppo poco per giustificarne il clamore mediatico.
Winnie the Pooh: Sangue e Miele, in conclusione.
In conclusione, possiamo asserire che Winnie the Pooh: Sangue e Miele non è un film da consigliare. La qualità complessiva è da considerare sotto la mediocrità, così come la recitazione, praticamente inesistente. L’idea di base è invece interessante, e questo potrebbe avere un certo peso sulle vostre scelte.
Winnie the Pooh: Sangue e Miele, curiosità.
Per il 2024 è stato annunciato un sequel che dovrebbe essere diretto ancora una volta da Rhys Frake Waterfield.
Winnie the Pooh: Sangue e Miele, il trailer.
Winnie the Pooh: Sangue e Miele
Regista: Rhys Frake-Waterfield
Data di creazione: 2023-11-03 01:06
1.5
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