Il mondo Citadel arriva in Italia con lo spin-off Citadel: Diana con protagonista Matilda De Angelis nei panni della spy Diana. La serie – composta da 6 episodi – è disponibile dal 10 ottobre nel catalogo di Prime Video; vi presentiamo la nostra recensione.
Milano, 2030: otto anni fa l’agenzia indipendente di spionaggio Citadel è stata distrutta da una potente organizzazione rivale, Manticore. Da allora, Diana Cavalieri (Matilda De Angelis), spia di Citadel sotto copertura, è rimasta sola, intrappolata tra le linee nemiche come infiltrata in Manticore. Quando finalmente le si presenta l’occasione di uscirne e sparire per sempre, l’unico modo per farlo è fidarsi del più inaspettato degli alleati, Edo Zani (Lorenzo Cervasio), l’erede di Manticore Italia e figlio del capo dell’organizzazione, Ettore Zani (Maurizio Lombardi), in lotta per la supremazia contro le altre famiglie europee.
Il mondo di Citadel creato dai fratelli Russo si presta molto facilmente a possibili spin-off e, così è partita l’espansione narrativa di nuove storie sparse per il globo. Il primo spin-off che vede la luce è quello italiano, Citadel: Diana che vede in campo la co-produzione di Cattleya (Romanzo Criminale, Gomorra, Suburra, Zero Zero Zero, solo per citarne alcune!).
I primi minuti del pilot ci mostrano una Milano blindata in piena balia del caos sorvegliato da posti di blocco della polizia, sullo sfondo la Manticore Italia guidata dalla famiglia Zani e l’agente Diana Cavalieri impegnata in una missione che non si conclude com’era programmata. Una decisione narrativa che ci fa capire sin dalle prime scene che non andiamo incontro alla visione di una classica spy story italianizzata.
Matilda De Angelis è Diana Cavalieri, giovane donna incazzata col mondo guidata dall’obiettivo di scoprire la verità sulla morte dei suoi genitori su un volo aereo, nel cercare la verità si imbatte in un agente di Citadel (Filippo Nigro) che le rivela che i mandanti dell’attentato sono dentro Manticore, guidata dalla famiglia Zani. Entra in Manticore Italia con la missione di farla pagare a Ettore Zani (Maurizio Lombardi) e distruggere l’agenzia come lui ha distrutto la sua.
Citadel: Diana si presenta con una buona struttura narrativa in cui le vicende del tempo reale si intrecciano con il passato attraverso flashback che non interrompono la narrazione ma ci regalano tasselli in più per conoscere meglio la psicologia dei suoi protagonisti. Lo spin-off italiano ci tiene di più a mostrarci i rapporti tra i personaggi, tentando di aggrapparsi all’empatia dello spettatore, senza tralasciare le scene d’azione finemente curate. Le scene d’azione ci dimostrano la grande tecnica e minuzia della produzione italiana che decide di usufruire dell’analogico regalando così un maggior realismo alla vicenda in atto.
Il cast funziona: Matilda De Angelis dimostra di essere una delle attrici della sua generazione in grado di spaziare i generi. È una perfetta interprete della sua Diana a cui regala forza, agilità ma di cui mostra anche le fragilità emotive. Lorenzo Cervasio porta in scena il risentimento intimo di Edoardo Zani e allo stesso tempo il desiderio di riscatto personale e professionale nei confronti di Manticore Italia e del padre interpretato egregiamente da Maurizio Lombardi, un villain convincente.
Il personaggio di Filippo Nigro vive unicamente nei flashback di Diana, di cui è il mentore, il suo addestratore nonché guardiano della caverna dei suoi segreti. Nigro, con la su interpretazione, racchiude i misteri che probabilmente ancora lo spettatore e la stessa Diana non è pronta a conoscere.
La scelta di cambiare il registro linguistico rende ancora più realistica e coinvolgente la narrazione e l’internazionalità dell’azione.
Il lavoro fatto su Citadel: Diana ci dimostra che anche le produzioni italiane sono in grande di sfornare un buon prodotto, prestando cura e attenzione alle estetica dei personaggi come il look di Diana il cui taglio asimmetrico realizzato da Giorgio Gregorini (premio Oscar per Suicide Squad) ci mostra l’austerità della ragazza e il desiderio di libertà.
Abbiamo il sospetto che l’head-writer Alessandro Fabbri e il suo team di sceneggiatori (Ilaria Bernardini, Gianluca Bernardini, Laura Colella, Giordana Mari) non ci abbia svelato tutto in questi 6 episodi che compongono Citadel: Diana.
Citadel: Diana | credit
Citadel: Diana è diretta da Arnaldo Catinari e sviluppata da Alessandro Fabbri, che ricopre anche il ruolo di head writer, ed ha scritto la serie con Ilaria Bernardini, Gianluca Bernardini, Laura Colella e Giordana Mari. Prodotta da Cattleya (Gomorra, ZeroZeroZero) — parte di ITV Studios— con Amazon MGM Studios, e con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo.
La serie ha per showrunner ed executive producer Gina Gardini; con lei, nel ruolo di executive producers, Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini ed Emanuele Savoini. Anthony Russo, Joe Russo, Angela Russo-Otstot, Scott Nemes di AGBO e David Weil (Hunters) sono executive producer di Citadel: Diana e di tutte le serie nel mondo di Citadel. Midnight Radio è executive producer.
La serie tv è una rivisitazione in chiave italiana del genere spionistico – una spy story character-driven, ricca di azione, che ha coinvolto circa 850 stunts, centinaia di macchine, gadget high-tech di spionaggio e scene adrenaliniche come quella che si vede in questa clip, che presenta un volo in zip-line lungo quasi 450 metri.
Il mondo Citadel
La prima stagione di Citadel – interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, e con Stanley Tucci e Lesley Manville – ha debuttato nel 2023 con successo internazionale, ed è diventata la seconda nuova serie originale di Prime Video più vista fuori dagli Stati Uniti, e la quarta più vista in tutto il mondo a 24 giorni dal lancio.
Citadel e le successive serie Original action-espionage vantano la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo e attraversano il globo sviluppando la storia dell’agenzia di spionaggio Citadel e della potente organizzazione rivale Manticore. Ogni serie nata da questo universo narrativo ha per protagonisti talenti locali ed è creata, prodotta, e girata nel territorio in cui è ambientata, dando a ciascuno show una cifra stilistica unica e una decisa identità culturale radicata nel paese d’origine.
La serie Original italiana, disponibile dal 10 ottobre 2024, è la seconda a debuttare nel mondo di “Citadel” e sarà seguita dalla serie indiana Citadel: Honey Bunny, con Varun Dhawan e Samantha Ruth Prabhu, il 7 novembre 2024. La seconda stagione di Citadel, interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, con Stanley Tucci e Lesley Manville, è attualmente in produzione, con Joe Russo alla regia.
Citadel Diana, recensione della serie con Matilda De Angelis
Regista: Arnaldo Catinari
Data di creazione: 2024-10-10 16:53
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