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[Golden Globes 2017] Considerazioni sui vincitori e sui vinti, tra record e discorsi anti-Trump

Tutto ciò che poteva avverarsi si è avverato. I Golden Globes 2017 – leggete qui la lista completa dei vincitori – hanno visto trionfare il musical La La Land in tutto e per tutto. Un trionfo che è, al contempo, un record: in ogni categoria in cui il film era candidato – sette in tutto – il film si è portato a casa il premio. Damien Chazelle, inoltre, è il più giovane regista a vincere il Golden Globe per la regia: chapeau!

Mettendo da parte il fenomeno La La Land, la cui corsa agli Oscar è ormai segnata, facciamo una panoramica sugli altri vincitori e, inevitabilmente, sui vinti. Se il Golden Globe vinto da Casey Affleck per Manchester by the Sea era piuttosto scontato, così come quello per Ryan Gosling (che ha lasciato a bocca asciutta Ryan Reynolds e Hugh Grant, i quali ci speravano fino alla fine), stupisce quello dato a Aaron Taylor-Johnson per la sua interpretazione in Animali notturni. Certo, nel film lui non è il protagonista: vien da pensare, dunque, che il premio assegnatogli  – meritato, sia chiaro – funga anche da consolazione per interposta persona per il collega Jake Gyllenhaal non presente nella categoria che ha visto trionfare Affleck.

Emma Stone, non contenta della Coppa Volpi vinta a Venezia, si è portata a casa il Golden Globe per La La Land (sorpresa! no, non direi) sbaragliando la concorrenza. E che concorrenza, vista la presenza di Meryl Streep, alla quale è stato conferito il Golden Globe alla carriera. Nel discorso di accettazione del premio, l’attrice tre volte premio Oscar si è lanciata in un discorso contro il neo-presidente Usa Trump; un discorso che al diretto interessato non sarà piaciuto per niente, ma che ha trovato pieno consenso presso il pubblico presente. Quindi, niente da fare nemmeno per Natalie Portman: mai come in questo caso un ex aequo sarebbe stato più che corretto. Ma non siamo a Venezia o Cannes, perciò…

Colpisce, anche se c’era da aspettarselo, il premio andato a Isabelle Huppert per il film Elle di Paul Verhoeven, vincitore tra l’altro del Golden Globe per il miglior film straniero scalzando il favorito Vi presento Toni Erdmann.

Miglior film d’animazione: Zootropolis, e qui nulla di nuovo. Spiace per il delizioso La mia vita da Zucchina che può ancora sperare in una nomination all’Oscar.

Sul fronte tv, ha spiccato The Night Manager che ha visto trionfare i due attori Tom HiddlestonHugh Laurie Olivia Colman.

Infine, occorre spezzare una lancia a favore di Jimmy Fallon che ha condotto in modo esemplare la cerimonia con humour ed eleganza, e che si è reso protagonista di un memorabile prologo in cui ha ricreato una scena di La La Land insieme a Justin Timberlake (potete vederla qui). Non spiacerebbe vederlo condurre gli Oscar.


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