Cabin Fever: Patient Zero

La Recensione di Cabin Fever: Patient Zero, l’horror diretto da Kaare Andrews

L’horror Cabin Fever: Patient Zero è stato diretto da Kaare Andrews nel 2014, esso è il nuovo capitolo della saga horror nata dalla mente di Eli Roth nel 2002 capace di generare due sequel ed un remake di prossima uscita.

Al centro della trama della saga una malattia infettiva che attacca gli organi interni del paziente infetto sciogliendone i tessuti e provocando una morte atroce. In Cabin Fever: Patient Zero abbiamo a che fare con due storie parellele che finiscono per collegarsi ad un certo punto del racconto: la prima segue un gruppo di ragazzi pronto a tutto per realizzare il più bizzarro addio al celibato su un’isola deserta, la seconda invece un team di ricercatori intenti a trovare una cura della malattia in questione svolgendo esperimenti segreti su quello che viene considerato il paziente zero, colui che è portatore sano del terrificante morbo.

Dimenticando il secondo assurdo capitolo realizzato nel 2009 senza troppe pretese, Patient Zero prova, almeno in parte, a ripercorrere le orme del primo capitolo diretto da Eli Roth: l’aspetto gore è ancora fortemente protagonista, ma stavolta viene accompagnato da quella che sembra una trama con del potenziale, questo già è un punto di partenza positivo rispetto al capitolo precedente.

La prima parte sembra promettere bene con le due storie che viaggiano su binari separati e vengono via via intrecciate in maniera discreta da Andrews, ma la seconda impatta contro un muro di assurdità, dove l’ovvio e lo scontato prendono il sopravvento e la sceneggiatura comincia a perdere solidità e consistenza. Il finale è addirittura privo di ogni logica e perde via via contatto con la realtà.

Patient Zero fa i conti inoltre con la poca esperienza di un cast semisconosciuto guidato da uno Sean Austin mai cresciuto artisticamente dopo la saga Il Signore degli Anelli; è vero che dalla sceneggiatura non ci si poteva aspettare troppa qualità, ma sperare di avere interpreti migliori forse era il minimo….!!

In definitiva Cabin Fever: Patient Zero si allontana dallo scempio di Cabin Fever: Il Contagio, ma diventa solo un lontano parente del primo discreto capitolo diretto da Eli Roth (Cabin Fever); cosa aspettarsi ora dal remake?!

Il Nostro Verdetto (5-)


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