[Sci-fi World] La Recensione del quarto episodio di Star Trek: Discovery
E’ online il quarto episodio di Star Trek: Discovery e noi, come puntualmente ogni lunedì dal 25 settembre scorso, attraverso la rubrica Sci-fi World, vi proponiamo la nostra recensione ufficiale.
Una cosa che sappiamo di Star Trek: Discovery è che, a differenza delle precedenti serie, non è uno spettacolo episodico, ciò significa che il 4° episodio è la conseguenza di ciò che abbiamo potuto vedere nell’episodio precedente, in pratica il “vero” punto di partenza dello show. A tal proposito siamo certi che Star Trek: Discovery sia finalmente pronta a mostrarsi pienamente.
Un episodio questo estremamente adrenalinico e carico di suspense, in cui vediamo alcune caratteristiche caratteriali dei protagonisti delinearsi, e creare un approccio alternativo, molto più moderno al solito Canon Trek. Ma attenzione a considerare questo nuovo approccio totalmente alieno allo spirito originario del grande Gene Roddenberry. Il rischio è ovviamente quello di provocare forti discussioni tra i vecchi e nuovi fan.
Cominciamo col dire che ora emerge molto più chiaramente il “Pensiero Machiavellico” di Gabriel Lorca, un Capitano che trasforma la sua nave scientifica in una vera nave da guerra. Il suo unico fine è quello di sconfiggere definitivamente gli odiati Klingon, a qualsiasi costo e con qualsiasi mezzo, lecito o meno.
Il Fine, quindi, giustifica i mezzi, ed è probabilmente per questo motivo che Lorca ha voluto ed ottenuto (come e a quale costo è ancor da capire) tra il suo equipaggio Michael Burnham, l’eroina che prepotentemente e a buon diritto può appartenere, alla stregua di Ripley (Sigourney Weaver) e Selene (Kate Beckinsale), a quel Girl Power che tanto abbiamo amato in altre saghe cinematografiche del passato. Qui il carattere di Michael Burnham appare sempre più dilaniato dal contrasto introspettivo che deriva dalla sua rigida formazione vulcaniana, unita ad una natura umana.
Ad emergere in questo episodio anche i contrasti, dati da visioni estremamente discordanti, tra Il Capitano e il suo Tenente Stamets, quest’ultimo più interessato agli studi scientifici che alla guerra.
Cosa ci possiamo quindi aspettare dal quinto episodio e quali altri misteri incontreremo lungo la strada? Certamente Star Trek: Discovery riesce nel sicuro intento di lasciare con il fiato sospeso i tanti fan, anche creando, ed io credo ad arte e volutamente, sensi di disagio e contrasto tra gli spettatori.
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