insyriated

[RomaFF12] La Recensione di Insyriated, di Philippe Van Leeuw

Presentato all’ultima Berlinale, dove ha conquistato il premio del pubblico, Insyriated, il film di Philippe Van Leeuw, racconta una disperata pagina di vita di una famiglia siriana barricata nel proprio appartamento mentre imperversa la guerra.

Una ferrea Hiam Abbas interpreta Oum Yazan, un’energica madre di famiglia che prova a mettere al sicuro i propri cari e una giovane coppia di vicini. Ad ogni ora gli spari sono sempre più vicini, e la guerra sembra non riuscir a trovare una conclusione.

L’unica via di salvezza sarebbe la fuga dall’appartamento, ma per i giovani coniugi Halima (Diamand Bou Abbound) e Karim (Elias Khatter) questa non potrà mai concretizzarsi, prolungando così la convivenza forzata.

Il regista belga Philippe Van Leeuw elabora un dramma denso di tensione, in cui ogni minuti che trascorre alimenta il pathos facendoci temere che la bolla in cui vivono i protagonisti scoppi da un momento all’altro.

Un susseguirsi di decisioni da prendere in un’atmosfera non facile da vivere per i protagonisti, e a Oum Yazam spetta l’amaro compito di intraprendere azioni delicate e altamente difficili pur di proteggere le proprie figlie da sciacalli senza scrupoli.

Presentato tra i titoli Tutti ne parlano, l’ultimo lavoro di Philippe Van Leeuw ci presenta un dramma claustrofobico in cui da’ spazio alla forza necessaria di decisioni difficili che portano al sacrificio violento di altri pur di salvar chi abbiamo a cuore.

 

“Insyriated” di Philippe Van Leeuw non ha attualmente una data di uscita stabilita nelle sale italiane, ma sappiamo che sarà distribuito da Movies Inspired.


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