poveri ma ricchissimi recensione

[Recensione] Poveri ma RICCHIssimi, il film di Fausto Brizzi

Arriva nelle sale Poveri ma RICCHIssimi, l’ultima lavorazione del regista romano Fausto Brizzi diventato famoso negli ultimi mesi più per altri meriti che per la sua carriera di sceneggiatore e regista della commedia italiana.

Abbiamo vissuto la scalata al successo della famiglia Tucci grazie alla vincita alla lotteria, il trasferimento a Milano, e il ritorno da poveri nella provinciale Torresecca. Il Natale é vicino, la nonna Nicoletta (Anna Mazzamauro) é prossima a passare ad un’altra vita, ed é proprio sul letto di morte che il piccolo Kevi (Giulio Bartolomei) confessa che alla famiglia di aver protetto i loro guadagni, grazie alla complicità di Gustavo (Ubaldo Pantani), e quindi sono ancora ricchi, ma ricchi da fare schifo perché i loro soldi sono lievitati.

Danilo (Christian De Sica) e Loredana (Lucia Ocone) sognano di aprire un franchising di friggitoria per i loro eccezionali supplì, ma le tasse del governo italiano per le attività commerciali sono troppo esose per loro. Decidono così di crearsi un paradiso fiscale, un Principato indipendente rappresentato proprio dal loro piccolo Paese.

Prendendo spunto dalle ultime azioni della Gran Bretaglia, Torresecca indice un referendum per una vera e propria “Brexit Ciociara”: un Principato a conduzione familiare, dove tutto quello che non era concesso dal governo italiano, finalmente viene fruito dai cittadini del piccolo stato libero.

Tanta é la curiosità intorno alla Royal Family, a Torresecca giungono un avvenente scrittore (Massimo Ciavarro) che prova nel sedurre Loredana, una figlia illegittima di Danilo (Tess Masazza) e il papà di Valentina, ex ergastolano in cerca di redenzione (Paolo Rossi).

“Poveri ma RICCHIssimi” si distacca dalla pellicola francese Les Tuche, cercando una narrazione propria, ma questo sequel sembra non funzionare tanto quanto il primo. A nulla serve cavalcare i luoghi comuni dell’ultimo anno trasformando Christian De Sica in un Trump ciociaro, anzi il tutto assomiglia ad un già visto che ormai ha stancato. C’è ben poco di originale nella sceneggiatura di Fausto Brizzi, Marco Martano e Luca Vecchi, e di questo ci sentiamo delusi da una scrittura che sa di minestra riscaldata.

Si cerca di far ridere, a tutti i costi, a partire dalla formazione del nuovo governo  alle decisioni necessarie per render felice se stessi e il proprio popolo, proprio in questa ostentazione della ricerca del benessere immediato che qualche ingranaggio sembra andar inevitabilmente fuori strada.
Lucia Ocone risulta l’unica del cast a rimanere fedele al suo ruolo di attrice comica, regalandoci scene assolutamente divertenti con naturalezza e consapevoli, giocando con l’ironia ma, purtroppo non riesce a trascinare nell’aurea comica anche gli altri attori del cast.
Crediamo che la rincorsa del successo dello scorso episodio abbia influito sulla fase di scrittura, finalizzata alla ricerca ostinata di una risata a tutti i costi, senza dar la giusta importanza con caratterizzazione di personaggi ad interpreti come Paolo Rossi, Anna Mazzamauro, che se ben utilizzati avrebbero regalato un gran bel spettacolo.

Poveri ma RICCHIssimi di Fausto Brizzi é in uscita nelle sale italiane dal 14 dicembre, distribuito da Warner Bros Italia.


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