Recensione Annientamento, lo sci-fi diretto da Alex Garland
Netflix ha da poco rilasciato sul proprio catalogo Annientamento, l’attesissima pellicola fantascientifica diretta da Alex Garland. Questa è la nostra recensione.
Protagonista la bella e brava Natalie Portman nel ruolo della biologa Lena. Dopo un anno passato nella speranza di rivedere il marito, di cui si sono perse le tracce durante una missione militare, la biologa si trova suo malgrado portata in una struttura protetta situata di fronte ad un misterioso bagliore in continua espansione. La zona, protetta dai militari, è chiamata in gergo Area X.
Lena ed altre quattro scienziate, saranno mandate ad esplorare e a cercare di capire cosa abbia generato questa anomalia. Nessuna delle squadre militari inviate è mai tornata e si è perso subito il contatto con le spedizioni una volta varcato il confine. Fra queste anche la missione in cui era presente Kane, il marito di Lena.
Il film – ispirato al primo romanzo di Jeff VanderMeer della trilogia dell’Area X – ha un ritmo piuttosto lento ma non risulta essere noioso. la storia è intrigante e riporta ad una fantascienza horror di tutto rispetto, quale può essere quella di Life o di La Cosa. L’idea della spora aliena che prolifera sul nostro pianeta fa pensare in parte ad Evolution, di Ivan Reitman.
Un buon cast (Jennifer Jason Leigh e Tessa Thompson oltre la già citata Portman) rende piacevole la visione di questa pellicola dalla trama ben dettagliata. I momenti di apparente calma piatta, i flashback e gli attimi di adrenalina sono ben gestiti dal regista. Il finale si discosta in parte da quello del libro e pone alcuni interrogativi nello spettatore cercando di avvicinare il film al viaggio introspettivo percorso da Bowman in 2001 odissea nello spazio.
Annientamento è in definitiva un buon film di fantascienza, ma per palati raffinati. Da guardare con calma per poterlo analizzare a fondo.
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