Recensione Lost in Space, la serie prodotta da Netflix

Lost in Space, serie tv ideata dalla coppia Sazama-Sharpless, è disponibile dal 13 Aprile sul catalogo Netflix. Composto da 10 episodi, questo prodotto a cavallo tra sci-fi e fantasy si presenta come un remake dell’omonimo cult degli Anni ‘60 realizzato da Irwin Allen, che ha ispirato il film del 1998 “Lost in Space: Perduti nello spazio”. Questa è la nostra recensione della prima stagione.

TRAMA

La terra è stata aggredita da una forza misteriosa che ha reso il nostro pianeta quasi inabitabile. Per questo motivo, la famiglia Robinson, insieme ad altri pochi eletti, è stata scelta per fondare una nuova colonia sul pianeta “Alpha Centauri”. Durante il viaggio però qualcosa va storto e i Robinson sono costretti ad atterrare in uno strano pianeta alieno: inizia da qui la loro lotta per la sopravvivenza, con la speranza di poter ripartire e riprendere la rotta per una nuova vita.

RECENSIONE

Trailer e preview non mentivano: già dal primo episodio questa serie si focalizza sul tenero rapporto che si instaura tra Will, l’ultimogenito della famiglia Robinson e “il Robot”, salvato dalle fiamme del fuoco grazie all’intervento del piccolo protagonista. Sullo sfondo, le vicende che la famiglia Robinson e gli altri coloni devono affrontare per sopravvivere in un pericoloso ambiente alieno, prossimo alla distruzione. Il racconto abbastanza ritmato e lineare degli episodi è alternato a sequenze di flashback, che ci raccontano il passato dei personaggi principali chiarendo il motivo della loro partenza. Difficile, per molti aspetti, non pensare a Lost, produzione considerata capostipite dell’età d’oro della serialità televisiva; qui, però, i naufraghi si sono persi nello spazio.

Il pianeta su cui sono costretti ad atterrare è molto simile al nostro habitat, ma portato all’estremo: enormi ghiacciai, lunghe distese di foreste e torridi deserti. La fauna è un mix tra strani insetti dai colori fosforescenti, che ricordano vagamente gli animali del pianeta Pandora del film Avatar e feroci mammiferi che riportano alla mente le fisionomie dei nostri dinosauri terrestri.

I componenti della famiglia Robinson sono i protagonisti della storia. Maureen è una scienziata astrofisica, la vera mente del gruppo pronta a tutto per tenere al sicuro i suoi figli. John è il padre soldato sempre impegnato in missioni all’estero e per forza assente dalla vita della sua famiglia: per lui il viaggio verso Alpha Centauri è l’occasione giusta per superare i suoi problemi coniugali e recuperare il rapporto con i suoi figli.

Poi ci sono i tre figli: Judy, premurosa nei confronti dei fratelli più piccoli e determinata nel voler costantemente aiutare chi è in difficoltà; Penny, la seconda figlia dallo spirito romantico e sognatrice e infine Will, l’ultimogenito che spinto da un’infinita bontà decide di salvare un Robot alieno da morte certa: questo gesto segnerà la vita del piccolo Robinson.

Ma come in tutte le serie che si rispetti non manca l’antagonista, ovvero la Dott.ssa Smith, alias June Harris, una ladruncola-omicida che ha rubato l’identità della sorella per partire sulla Resolute, con la speranza di poter sfuggire dal suo passato. Tuttavia, il lupo perde il pelo ma non il vizio e la sua presenza creerà non pochi problemi.

Le altre famiglie di coloni fanno da sfondo a questi personaggi ideali, e la loro simpatia o antipatia sembra dipendere dal rapporto che instaurano con i componenti della famiglia Robinson. Non sappiamo come sono stati scelti per partire per questa avventura, quale criterio, oltre ad una serie di test, ne abbia determinato la scelta; forse lo scopriremo nei prossimi episodi della seconda stagione.

Dopo varie vicende che i nostri protagonisti devono affrontare per sopravvivere in un ambiente ostile, creando alleanze e stringendo legami tra di loro, la serie tv si chiude con i nostri eroi che stanno per ritornare sulla nave-madre. Tuttavia, ad un certo punto qualcosa manda in tilt il sistema di pilotaggio e la navicella viene catapultata in un universo parallelo.

La domanda sorge spontanea: che fine hanno fatto i Robinson? Lo scopriremo presto.