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Marco Marra presenta in anteprima il suo nuovo corto dal titolo Devadasi

Il cinema indipendente made in Italy torna protagonista sulle pagine di Universal Movies, quest’oggi infatti siamo lieti di presentarvi il nuovo progetto scritto e diretto da Marco Marra (Asso, White Eyes) che prende il titolo di Devadasi.

Girato all’interno del teatro Te.Co. Teatro di Contrabbando di Napoli, Devadasi è un cortometraggio che trae forza da una delle piaghe della società più diffuse in assoluto, stiamo parlando del fenomeno della prostituzione, Marra a tal proposito prende spunto da tale tema per realizzare un corto molto forte ed intenso che di certo sembra destinato ad un pubblico attento ed abituato a trattare il sociale.

Nel cast di Devadesi, oltre allo stesso regista, anche Nicoletta Pane e Frenck Coppola (colui che vi scrive), il montaggio è ad opera di Giuseppe Capudi aka Scorpione (Direttore Rome Web Awards), le musiche sono di Frances Da Luz mentre l’assistenza alla regia è stata a cura di Marco Santeusanio.

Ecco la sinossi ufficiale:

Lei è una giovane donna costretta a prostituirsi in un angusto e buio sottoscala. Le fa visita un altrettanto giovane uomo la cui vita è priva di ogni forma di gioia. Le loro esistenze sono in bianco e nero ma il loro incontro, forse, le cambierà per sempre…

Devadasi al momento è destinato ai festival italiani ed internazionali che in certo senso trattano il sociale ed altri temi lontani dai semplici stereotipi legati ad un genere cinematografico o all’altro, nel presentare il progetto Marco Marra ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

“Il titolo è un riferimento e non deve essere oggetto di un’interpretazione letterale. Devadasi, che significa serva di Dio, è un termine usato in India per indicare le donne che, secondo un’antica usanza religiosa, vengono date in sposa alla divinità del Tempio. Inizialmente dedite soprattutto alle arti e alla danza le Devadasi sono diventate, con la decadenza dei templi, delle prostitute

Non sto qui a spiegare le centinaia di sfumature di questa pratica, oggi condannata e combattuta in India sia da autorità religiose che governative, ma mi interessa ribadire che si tratta solo di un riferimento volto allo scopo di evocare pensieri e di stimolare riflessioni. La vicenda infatti non è ambientata né in India né in un Tempio e non ha per protagonista una vera e propria Devadasi. Mi interessava porre l’accento sul legame tra la protagonista e il luogo in cui è costretta a vivere, così come la serva di Dio della tradizione Indiana era legata al Tempio, così il personaggio interpretato da Nicoletta è legato e ad un luogo fisico dal quale non può scappare.

Il fulcro della vicenda è il rapporto tra la la purezza della protagonista e l’impurità della sua condizione.

In questo contesto si inserisce il personaggio interpretato da me che andrà a destabilizzare questo universo senza speranza lasciando spazio a nuove emozioni e a sentimenti puri, estranei sia per lui che per lei. L’ostacolo da superare è l’uomo che si trova alla porta, il guardiano del luogo, interpretato da Frenck, che rappresenta in un certo senso la barriera tra il buio e la luce. Avrei tantissime altre cose da dire riguardo questo cortometraggio, a cui tengo tantissimo, ma preferisco che sia lo spettatore a cogliere tutti gli elementi e le sfumature che ho cercato di inserire nella messa in scena del racconto…”

Non abbiamo ancora il trailer, ma di certo, in qualità di Media Partner Ufficiale del progetto, vi promettiamo di essere i primi a mostrarvelo, nel frattempo godetevi il poster realizzato da Vanessa Latartara.

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