RomaFF13 – Recensione Green Book, il film di Peter Farrelly
Dopo aver conquistato il premio del pubblico al Toronto International Film Festival, quest’oggi viene presentato alla platea della Festa del Cinema di Roma il film “Green Book“ di Peter Farrelly con Viggo Mortensen e Mahershala Ali.
Nel 1962 Tony Lip (Viggo Mortensen), italo americano, lavora come tuttofare in un club di New York dove trascorrono le serate la gente che conta dell’epoca, ma quando il locale chiude momentaneamente é costretto a trovarsi un altro lavoro. Diventa l’autista personale del pianista di colore Don Shirley (Mahershala Ali) e lo accompagna per due mesi in tourné negli Stati del Sud.
Negli anni sessanta il Sud degli Stati Uniti é ancora prevalentemente razzista, gli uomini di colore non possono cenare nello stesso ristorante dei bianchi però possono suonare per loro, non possono utilizzare gli stessi bagni. Tony e Don, lungo il loro viaggio, toccano diverse città dove Don riceve sempre lo stesso trattamento, ma lui non batte ciglio e reagisce sempre con pacatezza mentre Tony utilizza ben altri modi per difendere il suo capo. I due uomini iniziano a conoscersi, ad aiutarsi a vicenda, superando quei limiti dettati dalle prime impressioni che hanno l’uno sull’altro.
Questa é la storia di un’insolita amicizia nata per “dovere”, dove due mondi diversi si incontrano e non si lasciano più. “Green Book” é tratto dalla storia vera di Tony Lip Vallelonga e del pianista Don Shirley, scritta dal figlio maggiore di Tony, Nick Vallelonga con l’aiuto di Brian Currie e Peter Farrelly.
É un film davvero speciale, un invito a riflettere sui propri limiti provocati dalle prime impressioni, ma sopratutto non vuole imporsi come una lezione forzata. Bensì Peter Farrelly prende spunto da una storia del passato che può unicamente farci comprendere meglio il presente che stiamo vivendo.
Tony ha origini italiane, vive nel Brox da sempre, non ha mai fatto un viaggio e per la prima volta é costretto a farlo per lavoro, con una compagnia che mai avrebbe scelto in prima persona. Ci vuole tempo affinché modifichi il suo linguaggio e i suoi comportamenti bruschi, ma il modo di reagire di Don davanti ai soprusi che riceve, gli fa conoscere un altro punto di vista.
Viggo Mortensen non delude le aspettative, per interpretare Tony é dovuto ingrassare e provare a recitare in un italoamericano maccheronico e il risultato é ottimo. Non fa una caricatura di Tony, bensì, riesce a portare sullo schermo un uomo con i suoi difetti ma pieno di grande umanità.
“Green Book” di Peter Farrelly con Viggo Mortensen e Mahershala Ali uscirà nelle sale italiane il prossimo 31 gennaio 2019 distribuito da Eagles Pictures in collaborazione con Leone Film Group.
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