L’esorcismo di Hannah Grace, recensione dell’horror di Diederik Van Rooijen
La morte è solo l’inizio. Con questo monito, posto nella locandina del film, abbiamo assistito ieri sera, nella cornice del cinema Adriano di Roma, all’anteprima dell’attesissimo horror L’esorcismo di Hannah Grace.
Il film è stato diretto da Diederik Van Rooijen ed interpretato da Shay Mitchell (la Emily Fields della serie TV Pretty Little Liars). Questa la nostra recensione.
Megan Reed (Shay Mitchell), inizia il suo lavoro come receptionist notturna nell’obitorio dell’ospedale di Boston. Si troverà in presenza di un misterioso cadavere e di strani eventi ad esso collegati.
Recensione
Negli States il film ha avuto recensioni piuttosto negative, ma a nostro giudizio si tratta di un ottimo thriller di sfondo horror, girato con abile estro da Van Rooijen.
Qui l’esorcismo non è la soluzione a cui si cerca di ricorrere per risolvere il problema, Hannah Grace, ben interpretata dall’esordiente Kirby Johnson, è esorcizzata nelle sequenze iniziali e la sua morte, avvenuta durante il rito, apre la porta ad una serie di eventi che, come suggerito dall’inciso nel titolo, non finiscono con la morte della ragazza, ma che da essa si generano.
L’esorcismo di Hannah Grace è un horror atipico, fatto di vedo e non vedo, sempre con una tensione altissima. Ogni scena lascia poco scampo allo spettatore, si viaggia sempre con un carico altissimo di adrenalina. L’ambientazione claustrofobica, data dagli spazi bui dell’obitorio, getta su tutte le sequenze un alone opprimente che tende a far mancar l’aria, ed a far saltare sulla poltrona. Tutto sembra funzionare bene, poche le sbavature sia nella narrazione, sia nella struttura del film. Un finale degno e crudo lascia soddisfatti anche i palati più difficili da accontentare.
La protagonista non è né forte né risoluta, e questo suo atteggiamento, ben espresso dalla prova della Mitchell, fa emergere ancor di più quel senso di impotenza che la pellicola vuole trasmettere. La Johnson, da parte sua, dà vita ad un essere demoniaco di fortissimo impatto, aiutata anche dalle sue doti di contorsionista che probabilmente sono state determinanti per la sua scrittura nel ruolo. Nel ruolo del padre di Hannah, troviamo Louis Herthum, ormai avvezzo al genere, lo ricordiamo infatti in L’ultimo esorcismo del 2010 e nel sequel del 2013 The Last Exorcism – Liberaci dal male. Un po’ sotto tono, invece, la prestazione di Stana Katic. Siamo abituati a vederla agguerrita e determinata nel ruolo di Kate Beckett in Castle, ma qui interpreta la dismessa e poco incisiva Lisa, infermiera dell’ospedale che guida la protagonista per aiutarla ad uscire dalla crisi che l’aveva portata a perdere il precedente lavoro.
Piccolo spoiler. Un particolare non inquadrato potrebbe far pensare ad un seguito del film.
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