Attraverso la Valle delle Tenebre è il titolo dell’episodio numero 12 di Star Trek: Discovery, seconda stagione, appena pubblicato da Netflix. Ecco le consuete impressioni di un trekker un po’ disilluso, ma pur sempre appassionato. ATTENZIONE, PUO’ CONTENERE SPOILER.
Preso singolarmente, Attraverso la Valle delle Tenebre è un episodio molto superiore ai precedenti delle ultime settimane. Ad eccezione del consueto inizio alla ninna nanna, con la solita Michael Burnham in una valle di lacrime, il resto della puntata scorre piacevolmente e contiene alcuni spunti interessanti.
Anzitutto mi è piaciuta la sotto-storia dedicata, finalmente, al capitano Christopher Pike, che negli scorsi episodi era praticamente regredito al ruolo di sguattero della nave. Tutti oramai sappiamo che per scelta degli sceneggiatori – secondo me assurda – il personaggio interpretato dall’ottimo Anson Mount non tornerà della terza stagione di Star Trek: Discovery. Nell’episodio di oggi abbiamo capito come morirà il povero Pike: bruciato in un incendio della nave, presumibilmente attaccata dalla Sezione 31.
La vicenda del viaggio di Pike nel santuario Klingon, alla ricerca del cristallo del tempo che possa salvare la vita senziente è stata ben scritta e soprattutto molto bene recitata dallo stesso Anson Mount, eccellente nei panni di un uomo che deve scegliere tra la certezza di non poter cambiare il proprio atroce destino e la possibilità di salvare l’universo. Peccato solo per le atmosfere eccessivamente fantasy e poco trekkiane che abbiamo trovato nel monastero Klingon. Tra tuniche, monaci, barbe lunghe e cristalli ad un certo punto ho pensato che stessi vedendo il Signore degli Anelli.
Anche il viaggio di Michael Burnham e Spock sulla nave – scusate il gioco di parole – controllata da Controllo, non mi è dispiaciuto. Per la prima volta ho visto tra i due dei dialoghi e delle scene che potrebbero lontanamente definirsi trekkiane. Inoltre la parte dello scontro con controllo, rispetto alle precedenti scazzottate alla Bud Spencer e Terrence Hill, aveva anch’essa un sapore maggiormente vicino al canone di Star Trek.
L’episodio si conclude con l’avvicinamento minaccioso della flotta della Sezione 31, ovviamente in mano a Controllo, alla U.S.S. Discovery. A questo punto Burnham decide – oramai l’avete capito, Pike non conta una ceppa – che è il caso di autodistruggere la Discovery e di andare tutti sull’Enterprise. Della serie: MA VA….NON L’AVEVA CAPITO NESSUNO CHE FINIVA COSI’…
E qui, per concludere, torniamo alla solita forzatura di dover a tutti i costi rifare la Original Series del 2019 con Spock, Kirk, l’Enterprise e chissà quali altri vetusti personaggi verranno scongelati per fare contente le masse. La mia domanda é: MA ERA PROPRIO NECESSARIO??
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