Il 5 giugno è stata presentata la quinta stagione della futuristica – e satirica – serie televisiva Black Mirror, composta da tre episodi e disponibile sulla piattaforma Netflix.
La serie del regista britannico Charlie Brooker offre agli amanti della fantascienza altri tre momenti di riflessione in cui la tecnologia, le relazioni interpersonali e i nostri desideri si mescolano e si incastrano tra di loro, dando una possibile lettura del nostro futuro. Come da copione anche i nuovi tre episodi raccontano storie indipendenti sull’ipotetico e prossimo futuro dell’umanità, basandosi sulla nostra contemporaneità, sulle nostre manie e le nostre ossessioni.
Il Nostro Commento
Il Morso della Vipera: il primo episodio della nuova stagione interesserà particolarmente gli amanti dei videogames. Nel giorno del suo trentottesimo compleanno Danny riceve la visita del suo vecchio amico Karl, con il quale in gioventù condivideva le nottate a giocare a Striking Vipers X, un gioco di lotta in cui è necessario scegliere il proprio alter ego virtuale. La versione più aggiornata, che Karl regala a Danny per il suo compleanno, prevede una maggiore e quasi totale immersione e i giocatori arriveranno a sconvolgere e mescolare la realtà con la virtualità, mettendo in discussione anche la propria vita. Buona l’interpretazione dei tre protagonisti, che tramite la loro interpretazione ci includono all’interno della vicenda. Anche la fotografia e le scenografie scelte riescono a creare un distacco tra mondo reale e mondo virtuale, rendendo la narrazione fluida e interessante.
In pezzi: in una città metropolitana un giovane tassista riceve nel suo veicolo solo persone che escono dall’entrata di un grattacielo in cui ha sede una famosa e importante azienda che detiene il primato della comunicazione digitale: il suo obiettivo è parlare con il suo fondatore, per sistemare una questione personale. Sentimenti e sensi di colpa emergono in questo mini episodio, portandoci a riflettere sulla nostra dipendenza da cellulare e sul nostro folle bisogno di essere sempre connessi. La qualità di questo episodio è la narrazione basata solamente sulla sceneggiatura, tenuta in piedi dal protagonista e dai suoi “aiutanti”.
Rachel, Jack e Ashley Too: special guest di questa puntata è la reginetta del Pop Miley Cyrus, in cui dimostra una discreta capacità di prestazione davanti alla macchina da presa. In questa storia la nativa di Nashville interpreta Ashley, una famosa e amata cantante. Tra i suoi fan c’è Rachel, una giovane ragazzina introversa che trova nella bambolina Ashley Too, copia in miniatura della cantante, una versione robotica del suo idolo. Incapacità di relazionarsi con il mondo esterno e idolatria verso un modello di cui non conosciamo i lati oscuri sono i temi di questo episodio, forse il meno riuscito per la confusione di intenti e per il vero messaggio che si vuole trasmettere. Sembra che la presenza di una giovane stella di Hollywood come Miley Cyrus voglia distrarci dalla mancanza di linearità della storia, un po’ confusa e poco chiara.
Black Mirror si impone come la serie futurista per eccellenza, interattiva (pensiamo al film Bandersnatch) e apprezzata dalla critica per la capacità, nel bene e nel male, di immaginare come sarà realmente il nostro futuro.
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