Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra è il secondo capitolo della saga live action dedicata alle mitiche Tartarughe Ninja prodotte da Nickelodeon, la regia è stata affidata a Dave Green mentre il cast è composto da Megan Fox, Stephen Amell, Will Arnett, Brian Tee e Tyler Perry.
Quando si parla di un prodotto cinematografico come quello in questione è praticamente impossibile non prendere in considerazione il fatto che si tratta di puro e semplice intrattenimento, la variabile impazzita in questi casi però risulta essere il target di pubblico a cui volersi mostrare, un piccolo, ma fondamentale dettaglio che può trasformare un potenziale successo mondiale in un semplice prodotto destinato ad una piccola cerchia di pubblico.Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra pecca forse principalmente nella scelta del pubblico a cui si è destinato.
Dopo un discreto primo capitolo, dove l’intrattenimento visivo è riuscito in parte ad attirare qualche favore da parte della critica mondiale, Michael Bay e company hanno scelto di destinare Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra ad un pubblico molto più giovane, tagliando fuori una grossa fetta di pubblico pagante, la sceneggiatura a tal proposito risulta difatti poco incisiva e addirittura banale in più occasioni.
Nonostante la regia sia stata affidata al semi-sconosciuto Dave Green, la mano del produttore Michael Bay si nota non poco, tra esplosioni colossali, musichette snervanti e momenti fin troppo goliardici, la qualità di questo secondo capitolo rischia più volte di naufragare, ovviamente in pieno stile Transformers II e IV.
Da amanti della saga animata originale, è impossibile non criticare la scelta di relegare Shredder (Brian Tee) in un ruolo così misero, stesso dicasi per il super villain Krang, stranamente considerato come un semplice intoppo sulla strada per il successo delle tartarughe, diametralmente opposto invece il nostro punto di vista riguardo lo spazio riservato ai due storici tirapiedi Bepop e Rocksteady, fin troppo generoso.
Il cast è ovviamente frutto della scelta del target da parte della produzione, Megan Fox e Stephen Amell infatti rappresentano gli stereotipi di una Hollywood più attenta all’immagine che alla sostanza, per il secondo in particolare sembra che il passaggio dal piccolo schermo (Arrow) al grande non sia stato sfruttato a dovere.
In sostanza Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra è da considerare un prodotto limitato dove la pochezza della sceneggiatura e la scelta narrativa di omaggiare un pubblico più piccolo non fa altro che allontanare buona parte del pubblico dalle sale, eppure nella calda estate italiana si sentiva il bisogno d’altro….
Il Nostro Verdetto 5.5
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