Recensione di Il Re, il film storico disponibile su Netflix
Da pochi giorni è disponibile su Netflix il film storico Il Re, adattamento del famoso dramma storico Enrico V, di William Shakespeare. Questa la recensione.
Protagonista del film è il giovane Timothée Chalamet, molto conosciuto in Italia per la grande interpretazione in Chiamami con tuo nome, pellicola diretta dal nostro Luca Guadagnino.
LA TRAMA: Inghilterra, inizio del Quattrocento. Il giovane Hal, riluttante erede al trono britannico, ha voltato le spalle alla vita di corte preferendone una tra la gente comune. Alla morte del padre viene proclamato re col nome di Enrico V. Il sovrano dovrà destreggiarsi tra la politica di palazzo, l’imminente guerra con la Francia e la necessità di diventare uomo in fretta.
LA RECENSIONE
Trasporre sul grande o piccolo schermo un’opera Shakespeariana è sempre stata un’iniziativa lodevole ma, allo stesso tempo, maledettamente difficile. Le trame ed i dialoghi creati dal Bardo di Stratford erano pensati per il teatro, con tutte le enormi differenze che ne conseguono rispetto ad un film del 2019.
Il Re ha voluto portare in tv il famosissimo Enrico V, dramma storico di Shakespeare, per cercare di replicarne la magia e le atmosfere. La missione, chiariamolo subito, è riuscita solo in parte. Molte scene che sui copioni e dagli scomodi pavimenti dei teatri elisabettiani risultano emozionanti e avvincenti, in tv diventano scialbe e noiose. Questo ne consegue che il ritmo della sceneggiatura risulti molto, troppo lento, con dialoghi noiosi e piuttosto vuoti, interrotti solo dai momenti della battaglia. Guai a chi prova ad approcciarsi a questo film con l’intento di capire qualcosa della Storia di quel periodo. Lo spettatore viene infatti lasciato totalmente allo scuro degli eventi generali ed è costretto ad ignorare l’esistenza stessa della Guerra dei Cent’anni, fondamentale cornice di quell’epoca.
Tutto si concentra esclusivamente sull’evoluzione del personaggio di Enrico V, peraltro gestita in maniera piuttosto discutibile, senza che lo spettatore riesca bene a capire il movente delle azioni del protagonista. Timothée Chalamet è un ottimo interprete, ma le sue capacità non bastano a rendere questo personaggio interessante.
Il comparto tecnico è ottimo e la famosissima battaglia di Azincourt è resa in un modo molto convincente. Le luci, le musiche, le modalità violente ma realistiche con cui la battaglia viene replicata hanno il merito di regalare una ventina di minuti di interesse ad uno spettatore assopito dalle precedenti due ore.
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