Direttamente dalla scorsa edizione della View Conference, quest’oggi vi proponiamo la nostra intervista al premio Oscar Hal Hickel.
Ieri è comparsa negli Usa la nuova piattaforma streaming Disney+ e, in concomitanza dell’evento, abbiamo incontrato Hal Hickel, supervisore dell’animazione per la serie di punta The Mandalorian.
Hal Hickel è un nome storico nel mondo degli effetti speciali e dell’animazione: il filmmaker ha iniziato la sua carriera con Il Mondo Perduto – Jurassic Park e i dinosauri di Spielberg, raccogliendo nel corso del tempo 4 candidature agli Oscar, di cui uno vinto per Pirati dei Caraibi – La Maledizione del Forziere Fantasma.
Oltre ad essere il creatore della barba tentacolare di Davy Jones, Hal è stato l’ideatore del processo di clonazione visiva di Peter Cushing e dell’apparizione della giovane principessa Leia in Rogue one. Questa è la seconda volta che incontriamo Hal, avendolo già intervistato precedentemente.
L’INTERVISTA
Quale dei film a cui hai lavorato sei emozionalmente più legato?
Sicuramente inserire creature incredibili in un film live-action, come potrebbero essere i dinosauri de Il mondo perduto o anche film di animazione affascinanti e particolari come poteva essere Rango.
Se un ragazzo o una ragazza volesse intraprendere il tuo lavoro, che percorso di studi gli consiglieresti?
Una scuola che tratta sicuramente di effetti speciali, soprattutto perchè sei circondato da persone con la tua stessa passione e ci sono molte opportunità di confronto. Anche le università che hanno dei percorsi dedicati al cinema o tutti i corsi di approfondimento che ti puoi permettere. L’importante è confrontarsi con gli altri.
Quando ci siamo incontrati due anni fa abbiamo parlato dell’etica negli effetti speciali nel riportare in vita attori morti su grande schermo, pensi che ora sia un tema forte, un tema ancora importante?
Quando due anni fa ho presentato il talk su Rogue one e quello sulle figure digitali, questa domanda mi è sempre stata fatta perchè è un argomento sentito. Credo sia tutt’ora un argomento molto importante, mentre personalmente sono più interessato al ringiovanimento digitale degli attori ancora in vita. In ogni caso, penso che si debba sempre avere un certo rispetto, sia per gli attori morti che per quelli in vita e ringiovaniti digitalmente. Il lavoro per Rogue one è stato memorabile e sappiamo che i familiari di Peter Cushing hanno apprezzato ciò che abbiamo fatto. Quando riporti in vita un attore morto e come Frankenstein che riporta in vita i morti e, come per quel film, deve esserci un certo rispetto e un certo pudore nel fare questa operazione. Quindi, si, questa domanda dobbiamo porcela tutte le volte che ci approcciamo ad un nuovo film con queste tecnologie.
Invece, quest’anno, l’hot topic della View Conference 2019 è stato il genere cartoon contro il genere live-action, che tanto live non è. Cosa ne pensi?
Non penso che si possa considerare Il re leone come un film di animazione, come non penso che sia un film live-action. Jon Favreau sapeva perfettamente che non sarebbe stato un film dal vivo, ma ha cercato di stupire il suo pubblico e di sorprenderlo, con l’obiettivo di fargli apprezzare il film per quello che è. Perciò capisco che ci possano essere delle controversie su questo tema, credo che la Disney cerchi di spingere il film come live-action, ma il film appartiene al regista che cerca, con i mezzi che dispone, di fare la miglior versione possibile.
Adesso avrei un milione di domande su The Mandalorian ma credo che tu non possa dire nulla sul progetto, ma una te la voglio fare. Se non sbaglio è la prima volta che lavori su un progetto seriale, pensato per lo streaming televisivo e a puntate: come è stato?
Si, non posso dire nulla perchè il mio boss è qui alla View Conference. Si, comunque, è la prima volta che lavoro per la TV ed è stato molto diverso da tutto ciò che ho fatto prima. E’ profondamente diverso, io ero abituato a lavorare con un regista, mentre qui ho dovuto lavorare con 4-5 registi contemporaneamente, su numerosi set nello stesso momento senza perdere lo stile comune di tutta la serie. E’ stato stimolante e interessante, è incredibile come tutto debba posso essere ricondotto ad una unica trama. Ho seguito io completamente tutto il progetto, abbiamo utilizzato il doppio degli effetti speciali per The Mandalorian che per un grosso film blockbuster, a una velocità doppia e tutto grande il doppio. E come un surfer, ho dovuto seguire tutto il progetto e mi sono molto divertito.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Nessuno, sarò impegnato con la seconda stagione di The Mandalorian quindi per un po’ di tempo sarò occupato, quindi si vedra…
Grazie ad Hal Hickle, non vediamo l’ora di vedere in Italia The Mandalorian su Disney+ (dal 31 marzo 2020) in modo da poter apprezzare il suo prezioso lavoro.
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