Abbiamo visto A Quiet Place – Giorno 1, il terzo capitolo della saga horror/sci fi inizialmente creata Joseph Krasinski. Questa la recensione.
A Quiet Place – Giorno 1, diretto da Michael Sarnoski e scritto dallo stesso regista insieme a Joseph Krasinski, ha visto la luce nelle sale USA a partire dal 28 giugno, mentre qui in Italia la Eagle Pictures lo ha distribuito il giorno prima. Paramount ha prodotto il film mentre fungono da produttori il creatore della saga John Krasinski, insieme a Michael Bay, Andrew Form e Brad Fuller. Nel cast la stupefacente Lupita Nyong’o nei panni di Sam (Samara), inoltre Joseph Quinn (Eric), Alex Wolff (Reuben), Djimon Hounsou (Henri) e Eliane Umuhire (Zena).
La trama segue Sam, una donna gravemente malata, durante i primi giorni dell’invasione aliena, non avendo più, quindi, come focus narrativo le successive vicende dei primi due capitoli, dove la famiglia Abbott era la protagonista.
A Quiet Place – Giorno 1: il commento
Dal momento che questo franchise si stava dirigendo verso delle narrazioni precedenti all’originale A Quiet Place del 2018 (qui la recensione), sembrava che la produzione volesse spremere esageratamente, come spesso accade, una iniziale semplice idea raccontata con maestria. Invece, questa volta, Michael Sarnoski racconta una storia intimamente profonda, parlando meno di sopravvivenza, e lo fa in maniera “silenziosa”. Il regista cerca di mettere in disparte i famelici alieni, lasciandosi alle spalle la famiglia Abbott, pur tenendo Henri (Djimon Hounsou), come “trait d’union” con il precedente secondo capitolo (qui la recensione).
Il vero fulcro di A Quiet Place – Giorno 1 è una donna morente, interpretata da un’intensa Lupita Nyong’o, egregiamente supportata da Joseph Quinn nei panni di Eric il co-protagonista. Sam, naturalmente spaventata, decide comunque di affrontare la devastante realtà, con una intensa ed estrema forza interiore. Anche se i suoi gesti possono sembrare estremi e illogici, la donna è cosciente di non poter restare viva ancora per lungo tempo, vuole pertanto sentirsi viva e non annichilita da un evento estremo.
Michael Sarnoski sa magistralmente bilanciare i momenti più esplosivi con ritmi più tenui, grazie alle performance e a una squadra tecnica di tutto rispetto. La costruzione della tensione è oltretutto abilmente amplificata da un sapiente e fantastico utilizzo dei rumori. La colonna sonora, inoltre, risulta assolutamente adeguata.
La fotografia di Pat Scola, attraverso delle inquadrature spettacolari, sa catturare l’angoscia e ogni sensazione che i protagonisti vivono, Lupita è grandiosa nel saper tenere, da sola, le scene di silenzio. Stupenda e immensamente triste è l’immagine della città di Harlem che il Direttore della Fotografia riesce a restituire.
A Quiet Place - Giorno 1: la nostra recensione del film
Regista: Michael Sarnoski
Data di creazione: 2024-07-04 16:53
3.5
Pro
- A Quiet Palce - Giorno 1 non è solo il classico film di un'invasione aliena, non è solo morte e distruzione, ma è una toccante avventura personale, tesa nel ricercare e assaporare ciò che conta di più nella vita.
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