Il 7 Giugno 2017 si è svolta alla Casa Del Cinema di Roma l’anteprima di Il Crimine non va in Pensione, il film prodotto dalla casa di Stemo Production e diretto da Fabio Fulco, al suo esordio da regista.
Si tratta di una commedia all’italiana classica, nella quale, un’armata Brancaleone, composta da anziani rinchiusi in una casa di cura, decide di svaligiare il Bingo Avana, nel quale l’amica Edda ha perso gli ultimi soldi che aveva al gioco per aiutare la propria figlia. Gli amici decidono pertanto di organizzare un colpo per salvarla.
Il cast di Il Crimine non va in Pensione è formato da Stefania Sandrelli, Franco Nero, Maurizio Mattioli, Gianfranco D’Angelo, Fabio Fulco, Orso Maria Guerrini, Silvana Bosi e Giacomo Piperno.
Abbiamo intervistato il cast e la produzione e segue ciò che è emerso dalla nostra conversazione.
- Universal Movies: Come Le è venuta l’idea del film?
- Fabio Fulco: Un giorno mentre stavo parlando con Fabrizio Quadroli che è il mio sceneggiatore ci siamo resi conto di avere in testa due progetti molto simili e così da quel momento è iniziata la nostra collaborazione. Con questo primo film sono riuscito a vincere le mie mancanze tecniche e sinceramente non immaginavo che il compito mi venisse così facilitato dall’interpretazione degli attori che avevo a disposizione. Sin dal primo giorno sul set il cast si è innamorato del progetto da subito e ciò ha aiutato molto il mio lavoro.
- Universal Movies: Come è stato il fatto di coprire le proprie mancanze tecniche? C’è qualcosa che vorrebbe rifare se dovesse tornare indietro?
- Fabio: La mia recitazione è stata la cosa che ho curato meno, avrei voluto cedere il mio ruolo dato che avevo già troppi impegni. Il personaggio che interpretavo, Sasà, era nato con me e non ce l’ho fatta a cederlo nonostante sapessi fosse la cosa giusta da fare. Ho pensato a tutti gli attori del cast, tranne che a me, un pò perché ero ipercritico con il mio esordio da regista e un pò perché mi interessavo solo a loro.
- Universal Movies: Dal momento in cui avete scritto la sceneggiatura alla realizzazione avete cambiato molte cose ?
- Fabio: La sceneggiatura iniziale era lunghissima e all’inizio non sapevamo cosa tagliare. Ad un certo punto della nostra collaborazione io e Quadroli abbiamo deciso di fermarci con la modifica dei dialoghi pensando che ognuno degli attori avrebbe apportato qualcosa in più al proprio personaggio e così è stato. Mattioli, per esempio, dopo che ha preso in mano lo script ha stravolto completamente il proprio personaggio per farlo diventare proprio. Inoltre il personaggio narcolettico di Gisella Sofio, che fra altro voglio ricordare, per la sua recente scomparsa, è stato modificato completamente. Infatti ce lo siamo inventati mentre giravamo e siccome ci faceva molto ridere abbiamo pensato di sfruttare le potenzialità comiche del personaggio che si era venuto a creare.
- Fabrizio Quadroli: Modificavamo quotidianamente il testo originale anche perché ogni giorno c’erano inconvenienti, pertanto cambiare era d’ obbligo. L’idea è nata un giono in cui mi hanno rubato la moto ed ero triste; così dopo aver preso la metro sono sceso alla fermata di Garbatella. Ad un certo punto, sento una musica, guardo da dove viene e vedo che arriva da un centro per anziani. Il guardiano del posto mi chiede cosa facevo là; dopo una chiaccherata interminabile con lui, ho scoperto che ognuno di loro aveva una storia da raccontare. Ho scoperto inoltre che il vero pericolo dell’ essere vecchi è quello di sentirsi tali e non di esserlo. Da ciò è nata l’idea.
- Universal Movies: Ci sono riferimenti personali nel film?
- Fabio Fulco: Mi interessava approfondire la generazione dei nostri genitori, da un punto di vista personale, dato che hanno vissuto maggiori difficoltà rispetto alla nostra; inoltre volevo approfondire il fatto, che ad un certo punto dell’età, per molti vecchi pare che l’esistenza non abbia alcun senso. Questa cosa mi commuove molto dal punto di vista personale, per cui, volevo sdrammatizzare e far sorridere, volevo parlare di questi anziani che vivono in un ospizio, soli, abbandonati, aspettando solo il momento della propria morte.
- Universal Movies: Volevamo sapere dagli attori cosa vi ha convinti a prendere parte al progetto?
- Maurizio Mattioli: Sono cresciuto in un contesto periferico e dalle mie parti quando ero giovane c’era uno sfasciacarozze dove mi piaceva andare con la mia vecchia “cinquecento” che si rompeva sempre, a cercare qualche pezzo di ricambio. Lo sfascio per me era stato un appuntamento ricorrente dove trovavo il pezzo che mi mancava e ciò mi faceva felice. L’idea che viene dalla borgata, con le unghie nere, sporche di grasso, mi è piaciuto da subito perché l’ho sentito vicino alla mia adolescenza, pertanto ho insistito con Fabio per essere parte del cast.
- Giacomo Piperno: Questo film è pieno di grazie, di dolcezza e di affetto e devo dire che non sia così frequente trovare questo tipo di situazione nel cinema odierno. Mi è piaciuta l’affabilità del regista nel dirigerci e dello sceneggiatore che ha saputo adattare lo script per noi. Inoltre chi porta sul set cinquanta anni di esperienza come noi ha qualcosa personale da dire e su questo abbiamo lavorato molto.
- Silvana Bosi: La guida registica di Fabio è stata molto importante e ciascun interprete ha dato la propria fisicità e il proprio carattere. Il mio personaggio mi piace molto perché la storia parte da lei, unisce emotivamente tutti i protagonisti facendo partire la storia, è semplice ma con una dose di furberia. Inoltre è un personaggio che rispecchia la realtà. Infatti si arriva ad una certa età in cui ciò che si stringe è ben poco, specialmente dal punto di vista della famiglia. Devo dire che ciò non mi riguarda personalmente, infatti non ho abdicato niente e spero di vivere alla stessa maniera fino all’ultimo dei miei giorni con lo stesso entusiasmo che ho sempre avuto.
- Orso Maria Guerrini: Io non ho fatto il militare da ragazzo perché sono stato riformato e così appena ho avuto l’occasione di mettere la divisa ne ho approfittato accettando di fare parte del cast.
- Universal Movies: Quali sono i riferimenti cinematografici presenti nel film?
- Fabio Fulco: Quando Franco Nero mi ha confermato la sua presenza ho deciso di adottare alcuni riferimenti espliciti a Tarantino perché avendolo nel cast mi sembrava d’obbligo rendere gli omaggi dovuti. Inoltre molte frasi sono state ispirate da “I soliti Ignoti” e da “La banda degli Onesti”. Il terrazzo di Totò nei “Soliti Ignoti” è un altro omaggio palese che ho voluto usare nella scena nella quale Barabba spiega a Sasà come aprire la cassaforte.
- Claudio Bucci (Produttore): Volevamo Fabio a dirigere questo film perché lo conosciamo da molti anni e lui ha la sensibilità esatta. Volevamo fare una vecchia commedia all’italiana senza parolacce, una commedia che faccia ridere e pensare allo stesso tempo. Ci piaceva l’idea di un gruppo di anziani, che vivono dentro ad un centro la loro esistenza e il personaggio interpretato da Silvana Bosi sembrava ideale per raccontare la storia, sempre con la tenerezza che doveva essere il motivo principale del film. Un film che viene lanciato in circa cento sale il 15 Giugno trova molte difficoltà ad essere distribuito ma abbiamo deciso di fare una scommessa su noi stessi. Diamo così la possibilità di entrare gratis agli over 70 e agli under 20 e questo per noi è stata una campagna pubblicitaria completamente differente da quelle utilizzate nel passato.
- Rosachiara Scaglione (Produttore): Il nostro lavoro non si ferma alla produzione in sé ma anche ad un duro lavoro di distribuzione. La Stemo infatti è impegnata nella distribuzione indipendente che è costata non poca fatica, perché come ben sappiamo, oggi, ritagliarsi uno spazio nelle sale italiane non è facile. Stiamo facendo una scommessa estiva pensando che poi in fondo ci sarà meno pressione delle major e che riusciremo a rimanere in sala più a lungo. Un’altra scelta promozionale che abbiamo fatto è stata quella della audiodescrizione per i non vedenti. Siamo tra i primi a lanciare un film dove c’è l’opportunità di andare in sala con bluetooth collegati con schermo o con una app dello smartphone dove i non vedenti possono vivere una esperienza emotiva diversa in sala.
- Universal Movies: Futuri progetti in cantiere ?
- Fabio Fulco: Spero di realizzare presto un secondo film con il cast.
Scopri di più da UNIVERSAL MOVIES
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.