Avatar: La via dell’acqua è il secondo capitolo della saga sci-fi di James Cameron nei cinema dal 14 dicembre. Questa la recensione.
Ambientato più di dieci anni dopo gli eventi del primo film, Avatar: La via dell’acqua racconta la storia della famiglia Sully, ovvero di Jake (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) e dei figli nati dalla loro unione. Dopo un periodo di pace e felicità, i Na’vi affontano una nuova minaccia proveniente dal popolo dei cieli. Fin dove saranno disposti ad arrivare per proteggersi dalle battaglie che si presenteranno? Riusciranno a restare uniti e sopravvivere ai nuovi pericoli?
IL COMMENTO
“Un padre protegge. È questo che gli dà un senso.”
Il 2022 sembra essere l’anno adatto per i sequel che lasciano traccia e che ripagano le attese dei fan e degli appassionati di cinema. Il nuovo film di James Cameron non delude, anzi a dire il vero incanta, come e meglio del primo capitolo.
Con Avatar: La via dell’acqua ci si trova di fronte ad uno spettacolo per gli occhi: lo spettatore in sala, complice anche un 3D estremamente suggestivo, si trova immerso in un oceano di emozioni, tra stupore e meraviglia, quella stessa meraviglia che oltre un secolo prima ha colpito i fortunati presenti alla prima dei fratelli Lumiere. Il CGI si fonde appieno con l’ambiente circostante, e lo fa a tal punto da trasformare un capolavoro visivo come il primo Avatar in un prodotto quasi vecchio di secoli. Ed in effetti sembrano passati molto più dei tredici anni che dividono le due pellicole.
La realizzazione degli ambienti è straordinariamente dettagliata, così come stupenda è la fauna creata per l’occasione: vera, tangibile e dinamicamente ineccepibile. Pandora è un mondo distante ed alieno ma la capacità visionaria di Cameron lo rende incredibilmente reale. Il regista dipinge luoghi ed animali fantastici, ma lo fa con una caratterizzazione tale da renderli idealmente veri agli occhi dello spettatore.
E’ fuori da ogni dubbio che Avatar: La via dell’acqua fa dell’impatto visivo la sua arma migliore, ma ciononostante non dimentica di rendere al massimo anche dal punto di vista narrativo: il film di Cameron, infatti, appaga il palato di chi cerca consistenza e concretezza anche nella fantascienza più visionaria. La trama si sviluppa dipanandosi in diverse sottotrame, le quali accompagnano la visione durante le oltre tre ore di pellicola. Non c’è spazio per la noia, il racconto degli eventi è sotto ogni punto di vista avvincente, con diversi colpi di scena ben assestati che divertono, ed in alcuni casi commuovono. La colonna sonora è curata magistralmente da Simon Franglen che aveva già contribuito a realizzare quella del primo Avatar, guadagnando anche una nomination ai Golden Globe.
Buona la prova recitativa di tutto il cast, con una Kate Winslet carismatica e determinata come mai si era vista al cinema fino ad oggi. Degna di nota anche la caratterizzazione di Kiri, personaggio interpretato da una sorprendente Sigourney Weaver: l’attrice aveva più volte confermato che sarebbe tornata nel cast con un nuovo ruolo e questa sua performance non può che sorprendere oltremodo.
IN CONCLUSIONE
Avatar: La via dell’acqua è un’esperienza immersiva, ed a nostro personalissimo parere va visto in un cinema che gli renda il giusto merito. Come stampa accreditata Universal Movies ha avuto modo di apprezzare il film all’interno di una sala iSense, forse la scelta migliore per non perdere nulla dei colori e dei suoni che avvolgono Pandora. Sarà tra i protagonisti della stagione dei premi cinematografici? Ce lo auguriamo!
Avatar: La via dell’acqua sarà da domani – 14 dicembre 2022 – nelle sale italiane.
IL TRAILER
Avatar: La via dell'acqua
Regista: James Cameron
Data di creazione: 2022-12-13 23:54
5
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