Babylon, recensione del film diretto da Damien Chazelle
E’ arrivato nelle sale italiane, a partire dal 19 gennaio, Babylon, ultimo lavoro del regista Damien Chazelle che, dopo averci fatto sognare con La La Land, trascina gli spettatori alla scoperta degli albori del cinema hollywoodiano in quegli anni in cui si passò dal muto al sonoro e, tutta la settimana arte iniziò a cambiare.
BABYLON: LA SINOSSI
Ai party delle ville hollywoodiani può succedere di tutto, anche che si presenti un elefante. Terra di opportunità, ha sempre rappresentato questo Hollywood, un luogo dove ci si può trovare nel luogo giusto con le persone giuste con poco ingegno: è il caso della bellissima Nellie (Margot Robbie) e di Manuel “Manny” Torres (Diego Calva). Lei, scelta per sostituire un’altra attrice, scelta per la sua sensualità nel ballo sfrenato, mostra subito di aver l’estetica giusta e, inizia così a mietere un successo dopo l’altro. Mannie, un tuttofare che, grazie a Jack Conrad (Brad Pitt), divo del cinema muto, si fa strada nella produzione di un nuovo modo di fare cinema.
BABYLON: LA RECENSIONE
Una festa esplosiva, senza limiti alcuni, un elefante che entra nella stanza. Sulla base di queste prime scene, lo spettatore si potrebbe aspettare un proseguimento alla Luhrmann e, invece no…siamo nella babilonia del cinema, un luogo di perdizione e ignominia, oltre che di completa confusione. Folle, a tratti pittoresco e volgare, questo è il ritratto del cinema degli anni ’20 immaginato da Chazelle ispirato dal romanzo Hollywood Babylonia, scritto da Kenneth Anger nel 1959, dove venivano raccontati gli eccessi dello star system dell’epoca.
Chazelle attraverso i suoi personaggi ci vuole mostrare le sfaccettature di quel mondo che, abbiamo sempre identificato unicamente come una terra dei sogni. Sembrerebbe esserla per Nellie che, farebbe qualunque cosa pur di debuttare sul grande schermo, e quando arriva la sua occasione non se la lascia sfuggire anche se il personaggio da funny girl le rimane incollato anche con il passaggio alla fase successiva del cinema.
Hollywood è sinonimo di successo, di splendore, e di tracotanza, caratteristiche rappresentate dal divo del muto Jack Conrad, star della Major in quegli anni. Protagonista di grandi opere del muto, collezionista di mogli, e bisognoso di qualcuno che lo aduli in continuazione e che non gli faccia perdere la certezza di essere il migliore. In Manny vede un acerbo ragazzo disposto a sporcarsi le mani, pur di partecipare a quello scintillio che regala il set, capisce subito che lui non punta ad apparire davanti alla cinepresa, bensì lui vuole fare parte di quella trasformazione magica che cambia di giorno in giorno.
Babylon è un viaggio agli inferi, dove anche il musicista nero si fa coinvolgere e trascinare in questo mondo. Sydney (Jovan Adepo) diventa così il rappresentante di una razza ben poco e fin troppo rilegata in ultimissimo piano.
Lo spettatore non si disillude, continua ad amare quel mondo con lo stesso entusiasmo di Mannie che si ritrova nella produzione di quel nuovo modo di fare cinema. L’ambizione personale talvolta prevale fino all’eccesso, al limite del rischio della vita.
Quanto si è disposti a rischiare per raggiungere il proprio sogno e rimanere sull’onda del successo? Tanto, troppo.
Per tutta la durata di Babylon lo spettatore si sente shakerato, confuso, ma non riuscirà a distogliere lo sguardo dallo schermo, ipnotizzato dalle immagini che scorrono e ricordano quanto si sia evoluta questa arte dall’arrivo dei treni al 3d di Pandora. Il cinema, Hollywood, nel corso degli anni hanno vissuto tanti cambianti, c’è chi è riuscito a stargli dietro e chi invece non si è adattato ed è stato espulso dal sistema. Però la magia, la bellezza, rimarrà per sempre.
Tre ore di film che volano spinti dalla ottima colonna sonora di Justin Hurwitz (vincitore del Golden Globe), in cui viene riproposta la magia immersiva del cinema. Partendo dal caos e dagli eccessi degli anni 20, all’evoluzione della recitazione dal muto al sonoro e, all’evoluzione della trasformazione e delle tecnologie che cambiano la percezione degli spettatori.
Babylon diretto da Damien Chazelle con Brad Pitt, Margot Robbie e Diego Calva è uscito nelle sale italiane a partire dal 19 gennaio, prodotto da Paramount Pictures e distribuito da Eagle Pictures.
Babylon
Regista: Damien Chazelle
Data di creazione: 2023-01-26 19:51
3
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