Black Widow: Scarlett Johansson e la Disney in tribunale per i proventi negati all’attrice
I legali dell’attrice Scarlett Johansson hanno intentato causa nei confronti della Disney per aver scelto di destinare Black Widow ad una release in contemporanea tra Cinema e Disney+.
Una brutta vicenda giuridica riguardante la Disney e l’attrice Scarlett Johansson è scoppiata nella tarda serata odierna. Secondo la ricostruzione delle varie testate giornalistiche, Wall Street Journal su tutte, la decisione di spingere Black Widow verso una release in contemporanea tra Cinema e Disney+ avrebbe causato un danno economico alla protagonista del film “Scarlett Johansson“.
Alcuni grandi studios accordano compensi economici legati agli incassi delle sale cinematografiche alle proprie stelle, tale pratica negli ultimi anni è stata spesso cavalcata proprio dai Marvel Studios, la casa di produzione famosa per il clamoroso successo economico noto come Marvel Cinematic Universe. La causa legale intentata dagli avvocati della Johansson, a tal proposito, sarebbe da ricondurre proprio a questo tipologia di clausola contrattuale, la quale sarebbe venuta meno proprio per la decisione della Disney (proprietaria dei Marvel Studios) di spingere Black Widow non esclusivamente al cinema, ma in contemporanea anche sul servizio digitale Disney+.
All’interno dei dati raccolti dal NYJ si afferma che nel lanciare il film sia in sala che in streaming la Disney avrebbe violato il contratto dell’attrice. Buona parte dei suoi compensi, infatti, era legata alle performance del film al cinema: a seconda degli incassi, Scarlett Johansson avrebbe ricevuto dei bonus. Inoltre, si legge che la Disney avrebbe volutamente interferito negli accordi presi dalla loro sussidiaria Marvel Studios, utilizzando come scusa l’emergenza globale per spingere in tutti i modi la crescita della piattaforma streaming Disney+, che a sua volta avrebbe spinto verso l’alto le azioni della compagnia (delle quali beneficiano soprattutto i dirigenti Bob Chapek e Bob Iger). A farne le spese, chi come Johansson ha siglato accordi nel 2019 in cui si prevedeva la promessa di un lancio in esclusiva al cinema per 90/120 giorni. Quando poi è stato annunciato il lancio in contemporanea al cinema e in streaming, i legali dell’attrice avrebbero cercato di negoziare un nuovo accordo con la Marvel, ma non sono stati ascoltati. La cifra persa dall’attrice si aggirerebbe intorno ai 50 milioni di dollari, tra compensazioni aggiuntive e bonus.
Alcune ore dopo l’approdo della notizia della causa intentata da Scarlett Johansson è arrivata prontamente la risposta del colosso Disney, il quale si è affidato ad un comunicato ufficiale:
“Non c’è giustificazione di alcun tipo per questa causa, che si rivela essere particolarmente triste e dolorosa nel suo essere insensibile nei confronti degli orrendi e prolungati effetti che la pandemia di Covid-19 sta avendo a livello globale. La Disney ha onorato a pieno il contratto di Ms. Johansson, oltretutto il lancio di Black Widow su Disney+ con Accesso Vip ha sensibilmente aumentato la sua abilità di guadagnare compensazioni aggiuntive oltre ai 20 milioni di dollari che ha già ricevuto finora.“
La battaglia legate tra Scarlett Johansson e la Disney si preannuncia lunga e dolorosa, ma nello stesso tempo potrebbe spingere colossi come per l’appunto Disney, ma anche Warner Bros (protagonista della stessa mossa commerciale con HBO Max), a rivedere i propri piani di distribuzione cinematografica.
Vi terremo aggiornati in caso di nuovi sviluppi.
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