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Britannia 2: Recensione dei primi due episodi su Sky

La seconda stagione di Britannia, serie “storica” sulla conquista romana dell’Isola, è appena uscita. Ecco la nostra recensione dei primi due episodi.

Su Sky On demand sono già disponibili i primi due episodi e poi settimanalmente, a partire dalla sera di venerdì 22 novembre, andranno in onda i restanti otto.

LA TRAMA: Dovo aver pacificato la parte meridionale della Britannia a suon di massacri e spregiudicate alleanze Aulio Plauzio, comandante dell’esercito romano, cerca ora di sconfiggere definitamente i pericolosi druidi e conquistare anche il nord dell’isola.

LA RECENSIONE: La prima stagione di Britannia è stata semplicemente agghiacciante, uno spettacolo orrendo per chiunque abbia un briciolo di passione per la storia e per le belle sceneggiature in generale. Francamente in molti pensavano e speravano che lo scempio sarebbe finito con i primi nove episodi. E invece niente…ci risiamo con la nuova stagione.

Ma se errare è umano perseverare, lo sappiamo, è diabolico. E infatti i nuovi episodi di questa serie scritta da un grande autore come Jez Butterworth e recitata da ottimi interpreti quali David Morrissey, ricominciano esattamente come si erano fermati due anni fa. Con un disastro.

Ancora con questa sorta di ridicolo approccio fantasy/punk che si addice zero alla cornice storica di cui si sta parlando. Ancora con quella sigla iniziale psichedelica che sembra tratta da un video di Mailyn Manson. Di nuovo le interminabili scene che ritraggono i druidi immersi i deliri di onnipotenza, pitture corporee, frasi incomprensibili, sacrifici, fumate di allucinogeni in gruppo e quant’altro. Se l’intento era quello di raccontare la cultura, gli usi e i costumi di un popolo sostanzialmente estinto, la cosa non sta funzionando. Per niente.

Se poi parliamo dei Romani, qui dal ridicolo si passa all’insulto. La più importante civiltà nella storia del mondo occidentale ridotta alla caricatura di un imperatore con la panza, Claudio e di un generale punk/satanico/sanguinario in cui unico scopo è quello di fare sorrisini idioti Aulo Plauzio.

E se gli appassionati di storia si stanno chiedendo dove sia finito Vespasiano, personaggio chiave della conquista romana della Britannia e futuro imperatore….E’ MORTO…l’hanno fatto fuori quarant’anni prima del tempo, ucciso da una freccia.

Non credo ci sia molto altro da dire se non che questa serie è come uno shopenaueriano pendolo tra sofferenza e noia. Un fiasco di proporzioni colossali. Non sappiamo chi abbia avuto il coraggio e la decenza di rinnovarla per una seconda stagione, ma speriamo sia l’ultima.


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