Con l’annuncio del programma ufficiale dell’edizione numero 70 del festival di Cannes sono cominciate le prime stime sui film in concorso ma, inevitabilmente, sono sorte anche le prime polemiche. Queste riguardano due film in concorso prodotti dal colosso dello streaming Netflix, ovvero Okja di Bong John-ho e The Meyerowitz Stories di Noah Baumbach.
La polemica è scaturita dallo FNCF, il sindacato che riunisce i responsabili delle sale cinematografiche che, evidentemente, non vedono di buon occhio il colosso dello streaming. Ecco quanto affermato dal sindacato tramite un comunicato:
“Anche se gli esercenti non stanno mettendo in discussione l’indipendenza della programmazione del più grande festival cinematografico al mondo, o l’emergere di nuove realtà internazionali come Amazon che stanno contribuendo allo sviluppo e ai finanziamenti dei film, stiamo contestando la scelta del festival di selezionare questi film acquistati o prodotti da Netflix, senza averci consultati”.
D’altra parte, Netflix ha fatto sapere che durante il festival farà un annuncio riguardante un accordo con un non ancora definito partner francese per poter distribuire entrambi i film in concorso anche al cinema. Il sindacato, però, ha affermato che Netflix userà il festival per promuovere i propri film ma che ha anche chiuso gli uffici a Parigi, evitando inoltre da tempo di adempiere agli obblighi fiscali francesi:
“Questi regolamenti permettono di finanziare la nostra industria cinematografica e l’ecosistema che permette di realizzare molti dei film francesi e stranieri che vengono selezionati a Cannes“.
La polemica, siamo sicuri, non finirà qui.
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