[Cannes 70] Considerazioni su The Square, il film vincitore della Palma d’oro
Anche l’edizione numero 70 del festival di Cannes ha chiuso i battenti. Tra polemiche e glamour, ad aggiudicarsi la Palma d’Oro è stato il film The Square diretto dallo svedese Ruben Östlund, già regista dell’ottimo Forza Maggiore con il quale proprio a Cannes, nel 2014, aveva vinto il premio della giuria nella sezione Un Certain Regard. [Leggete qui l’elenco con i vincitori].
The Square è, oltre al titolo del film, anche il titolo di un’opera d’arte – un quadrato appunto, con tutta la sua portata metaforica e simbolica – al centro di una mostra allestita dal curatore Christian. Nella preparazione di questo evento, Christian si confronta e si rapporta con una serie di persone, eventi e relazioni che faranno vacillare il suo senso morale e le proprie convinzioni.
Un lucido e ironico j’accuse contro la borghesia e la sua ideologia ipocrita, un dissacramento dell’arte contemporanea e degli intellettuali che vi si nutrono, ma anche un ritratto amaro del mondo contemporaneo e dei mezzi di comunicazione. Con questo film, il 46enne Östlund ha puntato veramente alto e la giuria di Cannes, presieduta da Pedro Almodòvar, lo ha premiato senza reticenze.
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