Che il regista Abdellatif Kechiche fosse uno alla ricerca dello scandalo lo si era capito da La vita di Adele che a Cannes vinse la Palma d’oro. Il suo nuovo film Mektoub, My Love: Intermezzo (in concorso a Cannes 72), però, ha destato non poche proteste a causa delle numerose scene di sesso esplicite.
Nel film, che dura quasi quattro ore, vi è in particolare una scena che ha causato le proteste e addirittura la fuga dalla sala del pubblico presente alla proiezione. La scena in questione vede un rapporto sessuale tra Ophélie e un uomo consumato in un bagno, con tanto di rapporto orale evidentemente non simulato.
Se il pubblico è scappato a gambe levate, la critica ha stroncato unanimamente il film accusando tra l’altro il regista di voyeurismo e di sguardo nettamente maschilista fisso sui posteriori delle ragazze; accuse, queste, che gli erano state mosse anche per La vita di Adele, oltre che per il film precedente.
Da considerare, tra l’altro, che la scena sopra citata ha una durata maggiore rispetto proprio a quella del rapporto sessuale tra le due protagoniste di La vita di Adele che già aveva fatto versare fiumi di inchiostro.
Mektoub, My Love: Intermezzo è il seguito di Mektoub, My Love: Canto Uno, presentato a Venezia nel 2017 e facente parte di una trilogia tratta dal romanzo La Blessure, la vraie scritto da François Bégaudeau.
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