In tempo di Oscar, Christopher Nolan ha rilasciato una dichiarazione riguardante la realizzazione di Dunkirk affermando di essersi rivolto a Steven Spielberg e di aver rivisto Salvate il soldato Ryan.
In un’intervista a Collider, Nolan ha infatti affermato di aver voluto rivedere il film di Spielberg il quale lo avrebbe portato a un approccio diverso per realizzare Dunkirk:
“Nel caso di Salvate il Soldato Ryan, Steven mi ha prestato la sua copia in 35mm. […] È straordinario, ma non era quella la tipologia di intensità che stavo cercando per raccontare questa particolare storia. Quindi, mi sono chiarito nella testa che non dovevo vedere [Dunkirk, nda] come un film di guerra, ma come un thriller di suspense: c’era bisogno di un nemico invisibile e di un tipo di tensione che ti spinge a non distogliere mai lo sguardo. […] La struttura del nostro script è stata creata per dare al pubblico una sensazione di tensione perenne.“
E’ interessante notare come di fronte a uno stesso genere cinematografico – nello specifico il war movie – due registi scelgano di adottare due punti di vista diversi ma legati dallo stesso fil rouge: l’uso del cinema e la sua forza espressiva per portare lo spettatore direttamente al centro dell’azione.
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