Concrete Cowboy, recensione del film su Netflix con Idris Elba

Idris Elba e Caleb McLaughlin sono i protagonisti di Concrete Cowboy, dramma distribuito su Netflix e basato sul romanzo Ghetto Cowboy. Questa è la recensione.

Cole (Caleb McLaughlin) è un ragazzo problematico e la madre, esasperata dalla sua ultima bravata, decide di riportarlo al padre che non vede da anni. Harp (Idris Elba) si dimostra duro ed intransigente col figlio ed il fatto che il padre è un cowboy nella periferia di Philadelphia complica ancora di più il rapporto tra i due. Il genitore lo vorrebbe lontano dalla strada e dalla cattiva influenza di Smush (Jharrel Jerome), ma Cole sente il richiamo dei soldi e di un futuro lontano da Fletcher Street e da quello sconclusionato ed eterogeneo gruppo di cowboy urbani.

L’esordiente regista Ricky Staub, con Concrete Cowboy, confeziona un interessante film che racconta una Philadelphia lontana dalle immagini a cui siamo abituati. Fletcher Street è il fulcro di questa storia: posta alla periferia nord della cittadina della Pennsylvania, è motivo di vita per la comunità rurale che ancora oggi porta avanti le tradizioni dei cowboy di frontiera. La pellicola in quest’ottica mira, tra le altre cose, a far conoscere ad un ampio pubblico la vita di questa comunità afroamericana. A tal proposito, va detto che alcuni attori presenti nella pellicola sono originari proprio di Fletcher Street.

Da un punto di vista prettamente visivo, Concrete Cowboy alterna in maniera magistrale sequenze didascaliche ad altre dinamiche, a tratti drammatiche, e nel farlo palesa una discreta disinvoltura registica da parte di Staub, lo ripetiamo assolutamente esordiente dietro la macchina da presa. Narrativamente c’è da sottolineare che Concrete Cowboy non poggia di certo su una storia necessariamente avvincente, ma ciononostante si dimostra nel complesso un film di buona fattura, e gradevole nella visione.

Buona la prova di Idris Elba che risulta convincente nel ruolo. Il suo personaggio è ben strutturato ed è sempre conforme all’attore il doppiaggio di Alberto Angrisano. Caleb McLaughlin è maturato dalla prima stagione di Stranger Things. Il ragazzino nerd della serie ha lasciato il posto ad un problematico adolescente, disilluso ed arrabbiato. L’attore denota una certa predisposizione ai ruoli drammatici.

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