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[Cult Classics] La Recensione di Evita (Alan Parker – 1996)

Oggi torniamo indietro nel tempo per analizzare insieme un capolavoro di alcuni anni fa: Evita, di Alan Parker, interpretato da Madonna, Antonio Banderas e Jonathan Pryce. Questa è la nostra recensione per la rubrica Cult Classics.

Trama

il film è la trasposizione cinematografica del famoso musical, dallo stesso nome, che narra l’ascesa e la morte di Evita Peron. Partendo da Buenos Aires, Evita sale la scala del successo e della notorietà, sino a diventare la signora Peron, moglie del politico Juan Domingo Peron, presidente argentino dal 1946.

Il nostro giudizio

Evita, il musical di Webber e Rice, trasportato su grande schermo da Alan Parker, è un film che, nel tempo, merita di essere rivalutato e visto con occhi nuovi. Il film è potente, intelligente, girato molto bene da uno dei registi più interessanti del nostro passato prossimo, con un occhio classico e monumentale, pochissimi movimenti di camera, quasi sempre con riprese fisse e poche scene di ballo. In sostanza è l’antitesi di tutto ciò che una persona si aspetterebbe da un musical.

Ma tutto questo non deve far pensare ad un film statico e granitico, tutt’altro. Evita, grazie ad un montaggio vertiginoso, mantiene benissimo l’interesse del pubblico, è pirotecnico, è un diluvio di immagini. Un altro punto a favore del film è la grande prova recitativa di tutto il cast. Madonna è stellare nel ruolo della protagonista: accusata per anni di essere una pessima attrice, Parker ha ovviato alla cosa non facendo recitare la cantando, ma facendole fare ciò che fa tutti i giorni: la diva! Bravo Antonio Banderas nel ruolo del Che. Se nel musical si parlava proprio di Che Guevara, Oliver Stone, autore della sceneggiatura, preferisce inserire nello script un generico Che, l’uomo della strada, quello che ha l’approccio più critico nei confronti della nostra eroina.

Se le scene di ballo sono poche e non collegate al cantato, la recitazione senza cantato è pressoché nulla: difatti, il film per la quasi totalità è cantato, una colonna sonora perenna di due ore circa, supportata da una recitazione autentica, non quella barocca dei musical, ma quella seria di un grande film, cortocircuitando completamente le aspettative del pubblico, che, ad una prima visione, potrebbe rimanere spiazzato. Inoltre, è uno degli ultimi film ad aver scelto di girare scene maestose di massa, come quella del funerale, utilizzando pochissima computer grafica, prima della diffusione del digitale.

Evita ha moltissimi frecce nella sua faretra: è bellissimo, con recitazioni e interpreti in stato di grazia, un film che nasconde molte anime, quella del musical, quella del film storico, l’anima più critica rispetto ad una figura controversa nella storia dell’Argentina, tutto questo grazie alla sceneggiatura di Oliver Stone che riesce ad essere incisiva e mai pasticciata. Se, poi, al tutto si aggiunge che dagli anni ’70, Evita è stato ed è tutt’ora un musical incredibile, con canzoni eccellenti e di grande successo, si comprende facilmente come sia immenso il valore artistico dell’opera.

Il film di Alan Parker fu accolto tiepidamente dalla critica, forte dei preconcetti presenti all’epoca verso Madonna e verso tutto ciò che la circondava, non notando per nulla il valore artistico del progetto. Ma non fu per tutti così: i Golden Globes diedero 5 nominations al film con 3 statuette portate a casa, tra cui quella a Madonna come miglior attrice. L’Academy, notoriamente più bacchettona, a fronte di 5 candidature, premiò immeritatamente il film con una sola statuetta, quella per la miglior canzone. Anche il pubblico fu tiepido nei confronti dell’opera, probabilmente a causa di questa sua natura ibrida e di difficile collocazione.

Il film venne girato in minima parte a Buenos Aires, mentre numerose scene vennero girate nei paesi dell’Europa dell’Est, che hanno numerosi palazzi di quel periodo storico. Madonna scoprì durante le riprese di essere incinta e terminò il film che era in evidente stato di gravidanza.

Cast & Crew

Alan Parker è un importante regista del decennio passato, dove ha inanellato una sequenza di successi ottimi. Caratterizzato da uno stile asciutto, mai prolisso ma molto ancorato alla realtà, Parker è famoso soprattutto per Mississipi burning – Le radici dell’odio, The Commitments e il bellissimo Fuga di mezzanotte. Candidato 2 volte agli Oscar, non ha mai vinto un premio. Il suo ultimo film è di molti anni fa, 2003 per The life of David Gale, mentre, come produttore ha ancora collaborato nel 2016 in L’esercito di papà.

Madonna è una star musicale di livello planetario e su questo non si discute. La sua carriera da attrice, invece, è stata costellata da numerosi flop e insuccessi, un po’ per sua incapacità, un po’ per essersi associata a progetti infelici, ma molto l’ha fatto il pregiudizio, che ha bocciato i suoi film a priori. Tra i tanti brutti film ci piace ricordarla brava e bella nell’ottimo Occhi di serpente, difficile film di Abel Ferrara, Ombre e nebbia di Woody Allen e Dick Tracy di Warren Beatty. Ora si è lanciata nella carriera da regista ed è stato da poco annunciato il suo prossimo progetto: Ade – A love story.

Jonathan Pryce arriva dai Monty Phyton dove ha dissacrato il dissacrabile nel Regno Unito. Poi si è costruito una solida carriera di attore impegnato e lo ricordiamo in tantissimi film tra cui Americani, Brazil e la serie Tv cult Il trono di spade dove interpretava l’Alto passero. Candidato ai Golden Globes per la serie Barbarians at the gate, Pryce ora lo vedremo in The wife – Vivere nell’ombra con Glenn Close e nel progetto infinito di The man who killed Don Quixote di Terry Gilliam.

Tra i tanti punti di forza di Evita, vogliamo citare la magistrale fotografia del sempre ottimo Darius Khondji. Iraniano di nascita, Khondji lavora nel mondo del cinema da molti anni, ma è stato candidato agli Oscar una volta sola, proprio per il film Evita. La sua luce ha illuminato anche Delicatessen, dallo stile unico, Seven, magistrale anche qui e Midnight in Paris di Woody Allen. I suoi prossimi progetti sono Carmen, di Benjamin Millepied e la serie Tv Too old to die young di Nicolas Winding Refn. Se amate il suo lavoro, recuperate il Blu-ray dello Sticky & sweet tour di Madonna: rimarrete senza parole!

La scena da incorniciare

tra le tantissime scene da ricordare del film Evita vi segnaliamo la girandola di amanti del segmento Goodnight and thank you, vero colpo da maestro di regia, montaggio, costumi e recitazione. Veramente cult. Per apprezzare la recitazione di Madonna, vedete l’ultima scena prima della morte: se tutto il cantato del film è stato registrato precedentemente in studio, questa scena mostra Madonna cantare live mentre piange. Da pelle d’oca! Citiamo anche tutte le scene del funerale, maestoso, regale, zeppo di comparse reali, un colpo d’occhio commosso per un cinema che, ormai, non esiste più.

Ecco le tre scene.


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