Per la rubrica Cult Classics, vi presentiamo la recensione di un film imprescindibile nella Storia del Cinema, il favoloso Inception, diretto dal sempre più bravo Christopher Nolan nel 2010.
Dom Cobb è un abilissimo ladro, il migliore al mondo quando si tratta della pericolosa arte dell’estrazione: ovvero il furto di preziosi segreti dal profondo del subconscio mentre si sogna. Le abilità di Cobb ne hanno fatto un protagonista di primo piano nel mondo dello spionaggio industriale, ma lo hanno reso un fuggitivo ricercato in tutto il mondo, costretto a lasciarsi alle spalle tutto ciò che ha sempre amato.
Ora Cobb ha una chance di redenzione: un ultimo lavoro potrebbe restituirgli la sua vita, ma solo se riuscirà a rendere possibile l’impossibile. Invece di effettuare un colpo perfetto, Cobb e il suo team devono riuscire nell’opposto: non devono rubare un’idea ma impiantarne una nella testa di qualcuno.
Il Nostro Giudizio
Nel 2010, Christopher Nolan è riuscito a sorprenderci con un’opera importante e affascinante. La sua regia per il film ha la caratteristica di essere multi strato, ogni livello che Nolan ci mostra, come i petali di una cipolla, ha delle caratteristiche e stile uniche. Innovativo sotto ogni punti di vista, Nolan si cimenta con molti generi, culminando con l’omaggio finale al mondo di James Bond.
La recitazione degli attori è mirata e specifica per raccontare e caratterizzare quel determinato personaggio: vedere, come esempio, il bellissimo lavoro fatto da Tom Hardy con il suo Eames o con Ellen Paige che interpreta Arianna giocando di sottrazione. Leonardo Di Caprio svolge bene il suo ruolo. Ottimi, come sempre, Michael Caine e Joseph Gordon-Levitt.
Come dicevamo prima Inception è importante soprattutto per la narrazione: Nolan ama giocare con i tempi cinematografici e qui si diverte a farci cadere in un sogno, che è dentro un sogno, che è dentro un sogno, ciascuno col proprio ritmo temporale, distinto dagli altri. Questo richiede una certa attenzione da parte dello spettatore che non ha il permesso di vedere il film con superficialità.
Notevole e stupefacente il lavoro fatto con gli effetti speciali: sebbene fossero volutamente artigianali e poveri di CGI, riescono a sorprendere lo spettatore più smaliziato. Sono indimenticabili le scene girate nel corridoio dell’hotel, il convoglio che corre sulle strade di Los Angeles senza binari e Parigi che si piega letteralmente su se stessa.
Inception è un rompicapo cinematografico, dalla regia stupefacente e dalla sceneggiatura impeccabile, come l’ingranaggio di un orologio. Indimenticabile nel raccontare una storia d’amore, ma anche un thriller, un racconto di spie e un film di fantascienza, tutto mescolato alla perfezione per regalarci un capolavoro perfetto, ma dal finale apertissimo.
Il film è stato molto amato sia dalla critica che dal pubblico. Per alcuni siti Inception è stato il film più bello del 2010. All’uscita il film fu al primo posto di molte classifiche internazionali e, a distanza di 7 anni, rimane uno dei film più belli e innovativi mai girati.
Hans Zimmer, il musicista che ha curato la colonna sonora, afferma di essersi ispirato ai lavori di Ennio Morricone e ha collaborato con Johnny Marr, ex membro degli Smiths.
Cast and Crew
Per qualcuno è l’unico e vero erede di Stanley Kubrick, tant’è che ha curato la riedizione recente di 2001: odissea nello spazio. In ogni caso Christopher Nolan è uno degli autori più importanti dietro la macchina da presa degli ultimi anni, caratterizzato da uno stile asciutto, mai banale e dall’urgenza di sperimentarsi con tecniche nuove e linguaggi innovativi. Interessato al fattore Tempo, ha inserito questo elemento in quasi tutti i suoi film a cominciare dal primo interessante prodotto, Memento, girato con le scene montate al contrario fino ad arrivare all’ultima opera, l’intenso Dunkirk, in cui i piani temporali si intersecavano magistralmente. Tra tutti i suoi film vi consigliamo il corto Quay, documentario sul lavoro dei celebri fratelli Quay.
Leonardo Di Caprio calca ormai le scene da tanti anni: ha iniziato, difatti, nel 1979, a soli 5 anni, in un episodio della serie tv Romper Room, fino ad arrivare al suo ultimo film Revenant – Redivivo, del 2015, con cui ha vinto il suo primo Oscar. Attore flessibile, ha coperto i ruoli più disparati, sebbene, per chi scrive, il viso bambinesco non sempre ha giovato con alcune parti (vedi The aviator). In ogni caso, dopo qualche anno di riposo, lo aspettano il nuovo Tarantino, Roosevelt di Martin Scorsese e il film su Joe Petrosino, The black hand.
Joseph Gordon-Levitt doveva essere la stella nascente del cinema americano di qualche anno fa. Se, in parte, questa aspettativa è stata disattesa, rimane comunque un buon caratterista e un ottimo attore. Famoso per Looper e 50 e 50, Gordon-Levitt è stato anche regista con il buono Don Jon. Adesso, aspettiamo di ammirarlo in 7500 di Patrick Vollrath e in Wingmen, di cui lui curerà anche la regia, in attesa che diventi una vera star…
La splendida fotografia di Inception è stata curata dallo storico collaboratore di Nolan, Wally Pfister. Pfister, da poco diventato regista con il modesto Transcendence, inizia come direttore della fotografia nel 1991 con il terribile Horror Baby. Il suo ultimo lavoro è stato, nel 2012, Il cavaliere oscuro – Il ritorno, sebbene abbia curato quest’anno il corto sui Taco Bell.
L’impeccabile montaggio di Inception, invece, vede la firma di Lee Smith. Smith ha collaborato, pure lui, in quasi tutti film di Nolan. Il suo esordio lo vede firmare nel 1986 Drive-in 2000 e il suo prossimo lavoro sarà Dark Phoenix, il nuovo film sugli X-Men.
Inception ha meritatamente vinto 4 Oscar: miglior fotografia, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro e migliori effetti speciali, su 8 candidature totali. Inoltre si è portato a casa 4 nominations ai Golden Globes e, soprattutto, 3 premi BAFTA.
La scena da incorniciare
Un corridoio di un hotel, alcuni uomini che si fronteggiano in un combattimento, il tutto a gravità zero, come se si fosse nello spazio: Inception riempie gli occhi e stupisce gli spettatori con questa scena indimenticabile.
Leonardo Di Caprio mostra a noi spettatori e a Ellen Paige le regole del mondo di Inception e, per far questo, mostra Parigi che si piega letteralmente su se stessa, come un foglio di carta messo a U. Incredibile e indimenticabile.
Ecco il trailer e le due scene su citate
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