Dark Harvest, la recensione del film

Dark Harvest: recensione del film a tema Halloween su Prime Video

Abbiamo visto Dark Harvest, l’horror diretto da David Slade proposto dal catalogo di Prime Video. Questa è la recensione.

Ispirato dal best seller omonimo firmato da Norman Partridge – ancora inedito in Italia – il film di David Slade mette al centro della trama una piccola cittadina, i cui abitanti sono costretti a scontrarsi ogni anno con una entità paranormale che tinge le strade di sangue. I giovani della comunità ogni anno devono fermare questa entità, che prende il nome di Sawtooth Jack, che sorge ogni anno dai campi di grano attraverso una sorta di caccia al mostro. Il vincitore, oltre ad avere l’onore dell’eroe, viene insignito di premi in soldi, di un’auto e della possibilità di visitare il resto dello Stato.

Dark Harvest: il nostro commento.

Tra le pellicole uscite quest’anno a tema Halloween, Dark Harvest ad una prima occhiata si presenta forse come la sorpresa più interessante. Nel corso della sua ora e mezza di durata, il film di David Slade omaggia il cinema di genere, e nel farlo si prende alcune licenze artistiche, in qualche occasione anche abbastanza coraggiose. Il risultato è un prodotto, di certo non perfetto, ma capace di incanalare il giusto interesse, magari, aprendo la strada ad altri capitoli in futuro.

David Slade non è nuovo al genere horror (30 giorni di buio, Hard Candy), pertanto dimostra una certa dimistichezza con l’argomento trattato. Nonostante una narrazione spesso confusionaria, in special modo nei suoi primi minuti, il regista confeziona di fatto un prodotto originale, ma anche visivamente appagante. E questo basta per promuovere Dark Harvest come un B-movie horror a tema Halloween riuscito.

La sceneggiatura su cui Slade basa il suo lavoro non rasenta la perfezione, e questo è forse il limite più grande di un film che avrebbe potuto puntare a divenire uno dei classici di Halloween. La scrittura di Michael Gilio (Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri) offre un discreto tasso di tensione emotiva, con un buon ritmo narrativo, ciononostante è il più delle volte discontinua, ed in alcuni casi basata su discorsi banali, legati a personaggi talvolta costruiti e statici.

Dark Harvest: cast ed effetti visivi.

Il cast non offre nomi di grido, ma questo è un dettaglio che non sempre è sintomo di cattiva recitazione. In Dark Harvest, infatti, a brillare sono le giovani leve, con la coppia formata da Casey Likes ed Emyri Crutchfield in primissimo piano. Nel particolare la costruzione del personaggio di Richie ad opera di Likes omaggia nel modo giusto celebri icone del passato, e non solo per l’aspetto estetico.

Dal punto prettamente estetico, Dark Harvest non dispiace. La fotografia di Larry Smith è ben curata, con una gamma di colori che sembra riportare alla mente il cinema degli anni ottanta, ma con uno sguardo all’epoca contemporanea. Gli effetti visivi ed il make-up sono assolutamente apprezzabili, ed in generale sopra la media per questo genere di film. Le musiche, le ambientazioni ed i costumi, infine, contribuiscono in maniera positiva all’operazione nostalgia voluta dall’autore originale del romanzo da cui è tratto il film.

Dark Harvest: in conclusione

Il nostro commento al film è senza alcun dubbio positivo. Come abbiamo più volte sottolineato, il lavoro di David Slade è certosino, e riesce il più delle volte a sopperire ad una sceneggiatura non all’altezza. Il giovane Casey Likes ha ottime potenzialità, ed è probabile che le dimostrerà anche in futuro. Dark Harvest aprirà un franchise? Il finale del film sembra portare a questo.

Dark Harvest: il trailer

Dark Harvest
dark harvest film recensione

Regista: David Slade

Data di creazione: 2023-10-30 10:55

Valutazione dell'editor
3

Scopri di più da UNIVERSAL MOVIES

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.