Ieri sono state annunciate le nomination ai 63° David di Donatello, nomination che hanno visto Ammore e Malavita salire in vetta con ben 15 candidature.
Il film dei Manetti Bros. aveva già conquistato Venezia dove era stato presentato in concorso, ma questo (provvisorio) successo ai David dà la conferma della riscoperta di un genere, il musical, che sembrava essere finito nel dimenticatoio (La La Land docet), stavolta condito con ingredienti comico-malavitosi.
Sempre a Venezia era stato presentato Gatta Cenerentola, il film d’animazione che ha avuto anche qualche chances di concorrere per l’Oscar e che rivisita in chiave dark la celebre fiaba di Perrault concorrendo (meritatamente) per il miglior film.
Ancora sud, dunque, presente in questa edizione in maniera preponderante con A Ciambra di Jonas Carpignano che ha ottenuto 7 nomination.
Premio Orizzonti a Venezia, Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli è un’altra presenza forte di questi David, ma deve vedersela con Napoli Velata di Ferzan Ozpetek e La tenerezza di Gianni Amelio che dall’alto delle loro 11 nomination a testa daranno filo da torcere agli altri candidati.
Questa edizione dei David di Donatello, per concludere, ci porta ad affermare due cose: la prima è l’occhio particolare che è stato rivolto al sud del paese con film che mirano a proporre visioni sempre più lontane dai soliti canoni realisti e tragici; la seconda è il filo rosso che parte da Venezia, con molti dei film presentati con successo al lido, come a creare un ideale percorso cinematografico prettamente italico. Ma non per questo chiuso in se stesso.
I David verranno assegnati durante una cerimonia di premiazione che si terrà il prossimo 21 marzo.
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