Don’t Worry, la recensione del film di Gus Van Sant
Dopo esser stato presentato all’ultima Berlinale “Don’t Worry” di Gus Van Sant, storia dell’irriverente fumettista statunitense John Callahan, arriva sui nostri schermi il 29 agosto, distribuito da Adler Entertainment.
IL FILM
John Callahan (Joaquin Phoenix) é una figura sui generis, totalmente dipendente dall’alcol che – a 21 anni – lo rende tetraplegico nel corso di una notte brava con il suo amico Dexter interpretato da un esaltatissimo Jack Black.
RECENSIONE
Il regista Gus Van Sant non dà eccessivo spazio agli attimi successivi l’incidente automobilistico che travolge la vita del giovane artista, lascia momentaneamente da parte l’immediata disperazione e lo sgomento al suo risveglio in ospedale. Non vuole provocare un’automatica compassione, bensì vuole che lo spettatore assista a cosa può accadere superando tutti i limiti esistenti.
Non é facile portare sul grande schermo l’irrequieta vita di Callahan, un provocatorio fumettista che attraverso le sue vignette riesce a compiere un percorso evolutivo per salvare se stesso dalla depressione e dalla dipendenza d’alcol. Ha sempre manifestato di avere un approccio estremamente unpolitically correct, esprimendo nei suoi personaggi una forte dose di umorismo nero. Le sue strisce provocano reazioni contrastanti nei lettori: chi ne rimane affascinato perché per la prima volta qualcuno riesce a dar voce a quelle minoranze (diversamente abili, omosessuali, alcolisti, cattolici, persone sovrappeso, mendicanti) fino ad allora trattate con pietismo; e chi invece, totalmente contrario, le considera un’agghiacciante offesa.
Lo spettatore si ritrova affascinato da Joaquin Phoenix, sorprendente interprete della disabilità di Callahan, della sua non accettazione e della sua continua lotta verso la guarigione e il riscatto per la rinascita. In questo lungo e vorticoso percorso un grande merito lo ha il suo sponsor Donnie (Jonah Hill).
Gli anni settanta rivivono non solo esteticamente ma anche attraverso i dialoghi, e il riportar fedelmente la metodologia raffinata che si sviluppa in quegli anni nelle terapie di gruppo che rendono il giusto riscatto all’animo umano sofferente e inerme posto davanti alle proprie dipendenze.
Gus Van Sant mantiene la promessa fatta all’amico Robin Williams con cui per anni ha lavorato al processo di adattamento della biografia di John Callahan, e riesce a completare il film che per anni é stato rifiutato dalle produzioni hollywoodiane.
“Don’t worry” é la corsa provocatoria di John Callahan che percorre le strade di Portland in sella alla sua carrozzina a motore, sfreccia con i suoi capelli rossi sventolati dalla velocità. É la dimostrazione che si può cadere, anche malamente, eppure l’importante é rialzarsi a tutti i costi, anche facendosi aiutare da un gruppo di sconosciuti ragazzini.
“Don’t worry” di Gus Van Sant con Joaquin Phoenix, Jonah Hill, Jack Black e Rooney Mara arriva nelle sale italiane il 29 agosto, distribuito da Adler Entertainment.
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